giovedì 21 dicembre 2017

Bonus verde

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Oggi tratteremo di una delle novità previste dal DDL di Bilancio 2018: il bonus verde.

COS'E'?
Viene riconosciuta una detrazione del 36% sulle spese documentate fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 5.000 euro (beneficio fiscale massimo 1.800 euro) per unità immobiliare ad uso abitativo, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi relativi alla:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
L'agevolazione spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali fino ad un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. In tale ipotesi la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini della presentazione della dichiarazione dei redditi. Nei limiti di 5.000 euro sopra indicati devono intendersi ricomprese le connesse spese di progettazione e manutenzione.

Prossimamente vedremo tutte le novità sul bonus lavori e approfondimenti sul bonus verde.

lunedì 18 dicembre 2017

Detrazione nuovi termosifoni

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Oggi vediamo un caso concreto riguardante la sostituzione dei termosifoni, analizzando quali detrazioni è possibile beneficiare.

CASO

La sostituzione dei soli apparati radianti dà diritto alle detrazioni del 65%, oppure soltanto quella del 50%?


NORMATIVA

Le spese sostenute per il rifacimento dell'impianto di riscaldamento, con caldaia a condensazione o con condizionatori a pompa di calore, possono fruire della detrazione del 65% solo se l'impianto viene completamente rifatto.
La sostituzione dei soli apparati radianti e collettori, e non anche della caldaia, consente l'applicazione della detrazione del 50%

CONCLUSIONE

Quindi, se viene soltanto ultimato il rifacimento dell'impianto di riscaldamento (ad esempio, sostituendo i soli termosifoni) si rende applicabile la detrazione del 50% e non anche quella del 65%.

giovedì 14 dicembre 2017

Spese sanitarie: detraibili anche se rimborsate

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Oggi vediamo due casi in cui le spese sanitarie sono detraibili anche se rimborsate.

CASO

Un ex dirigente bancario in pensione, ha una parziale copertura assicurativa delle spese sanitarie, grazie ad un premio alla Cassa di assistenza in parte pagato dalla banca (indicato anche nella certificazione unica) e in parte dal contribuente. Posso detrarre comunque le spese sanitarie interamente, visto che non detraggo il premio pagato?

NORMATIVA

In deroga al principio generale, che prevede la detrazione solo se le spese sono rimaste effettivamente a carico del contribuente, sono previsti due casi in cui le spese sono considerate tali, anche se rimborsate:
- per effetto di premi di assicurazioni sanitarie versati dal contribuente
- per assicurazioni sanitarie stipulate dal proprio sostituto d'imposta con o senza trattenuta a carico del dipendente, evidenziati nella Certificazione unica.

CONCLUSIONE

In tale ipotesi, la detrazione è ammessa in quanto i premi pagati non hanno determinato alcun beneficio fiscale in termini di detrazione d'imposta o di esclusione dal reddito.

lunedì 11 dicembre 2017

Ristrutturazione: continua con cambio d'uso

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Oggi analizziamo un caso riguardo alle spese di ristrutturazione e il cambio d'uso dell'immobile.


CASO

Effettuati lavori di ristrutturazione su un immobile abitativo. E' possibile beneficiare delle detrazioni anche se successivamente faccio un cambio di destinazione d'uso? L'immobile verrà trasformato in struttura alberghiera.

NORMATIVA

Nell'ipotesi di cambio di destinazione d'uso dopo la fine dei lavori e dei pagamenti, avendo già acquisito il diritto alla detrazione, questo si conserva fino alla sua completa estinzione.

CONCLUSIONE

Quindi è possibile detrarre le rate residue. L'importante è che ci siano tutti i requisiti per fruire della detrazione, quantomeno sino all'ultimazione dei lavori.
La detrazione non compete se fin dall'origine è previsto l'intervento di variazione di accatastamento in non abitativo.

giovedì 7 dicembre 2017

Attività sportiva: precisazioni dell'Agenzia

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Oggi parleremo della normativa che riguarda le spese sportive dei ragazzi; analizzeremo la normativa e vediamo cosa è stato precisato dall'agenzia delle entrate nella circolare 7/E del 4 aprile 2017.

NORMATIVA

E' riconosciuta la detrazione IRPEF per le spese sportive dilettantistiche dei ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni.
Per palestre, piscine, altre attrezzature ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica si intendono gli impianti organizzati:
- destinati all'esercizio della pratica sportiva non professionale, agonistica e non, compresi gli impianti polisportivi
- gestiti da soggetti giuridici diversi dalle associazioni/società sportive dilettantistiche, sia pubblici che privati anche in forma di impresa.

PRECISAZIONE

La detrazione NON spetta per le spese sostenute per l'attività sportiva praticata presso:
- associazioni che non rientrano nella definizione di "sportiva dilettantistica", quali quelle che non hanno ottenuto il riconoscimento del Coni o delle rispettive Federazioni sportive nazionali o enti di promozione
- le società di capitali di cui alla L. 91/1981 (sport professionistico)
- associazioni non sportive che organizzano corsi di attività motoria non in palestra.

lunedì 4 dicembre 2017

Bonus mobili: il corrimano

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Oggi vediamo un caso riguardante dei lavori fatti sulle scale interne.

CASO

E' stato fatto realizzare il corrimano della scala interna che prima non esisteva. Per i lavori della scala porterò in detrazione il 50% perché opera volta ad evitare gli infortuni domestici. E' possibile beneficiare del bonus mobili?

NORMATIVA

La realizzazione di una scala interna rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria, oltre che diretto ad evitare infortuni domestici.

CONCLUSIONE

Quindi, come tale, rientra tra quelli che consentono l'accesso al bonus mobili; quindi la realizzazione del corrimano può esser detratta al 50% con una spesa massima di 10.000 euro).

giovedì 30 novembre 2017

Detrazione interessi: no sui prestiti

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Oggi vediamo un dettaglio riguardo ad un costo che può essere detratto quando si fanno lavori di ristrutturazione: gli interessi passivi.

CASO

Dovendo ristrutturare casa e dovendo sottoscrivere un prestito o un mutuo, è possibile detrarre gli interessi passivi? E nel caso di riqualificazione energetica?

NORMATIVA

Per gli interventi di ristrutturazione dell'unità immobiliare da adibire ad abitazione principale, è consentita la detrazione degli interessi passivi qualora gli stessi maturino e siano corrisposti in relazione a un mutuo garantito da ipoteca.
Per quanto attiene agli interventi finalizzati al risparmio energetico, la detrazione va commisurata alla spesa sostenuta e non anche all'ammontare degli interessi passivi, nell'eventualità di un ricorso ad un finanziamento.

CONCLUSIONE

Quindi per le ristrutturazioni non sono ammessi finanziamenti (come un mero prestito), mentre per le spese di riqualificazione energetica è possibile ricorrere ad altre forme. Per esempio, se l'intervento è realizzato mediante un contratto di leasing, la detrazione spettante andrà commisurata al costo sostenuto dalla società finanziatrice, a prescindere dai canoni di leasing addebitati all'utilizzatore del bene.

lunedì 27 novembre 2017

Bonus mobili: no assegno

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Oggi trattiamo un errore che viene fatto frequentemente nell'ambito del bonus mobili: analizziamo tramite un caso quali sono le modalità di pagamento consentite.

CASO

Acquistati mobili con assegno bancario, facendomi rilasciare fattura a me intestata con codice fiscale. Considerata la tracciabilità dell'assegno, posso chiedere il beneficio fiscale dell'acquisto?

NORMATIVA

Per fruire del bonus mobili non è necessario utilizzare il bonifico appositamente predisposto da banche e Poste per le spese di ristrutturazione. Tuttavia, non è consentito effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.


CONCLUSIONE

Quindi, nel caso in questione, non è possibile beneficiare della detrazione. Il pagamento avrebbe dovuto essere effettuato con carta di credito. L'assegno, anche se tracciabile, esclude l'applicazione del bonus mobili.

giovedì 23 novembre 2017

Aggiornamento Istat superiore al 75%

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Oggi vediamo un argomento poco conosciuto da chi affitta, ovvero la possibilità di applicare un adeguamento al canone maggiore del 75% dell'aggiornamento Istat.

CASO

In un contratto di locazione commerciale di durata maggiore del 6+6 è possibile prevedere un aumento annuale Istat del 100%?

NORMATIVA

La normativa di riferimento è l'art. 32 comma 1 e 2 della L. 392/78. Viene previsto che per le locazioni "commerciali" l'aggiornamento del canone può essere superiore al 75% solo a condizione che:
- la durata sia superiore a quella minima (ovvero superiore al 6+6), oppure
- sia previsto un canone di locazione di importo superiore a 250.000 euro annui.

CONCLUSIONE

Quindi, abbiamo visto che nel caso proposto è possible richiedere l'aggiornamento Istat superiore al 75%, visto che ricorre la prima delle due condizioni previste dalla normativa.

lunedì 20 novembre 2017

Sostituzione vasca con doccia

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Oggi affrontiamo un caso molto frequente, che però nella maggior parte dei casi non può beneficiare di nessuna detrazione.

CASO

Un invalido al 100% sostituisce una vasca da bagno con una doccia. Possibile detrarre il 19% della spesa assimilandole a quelle per il superamento delle barriere architettoniche? Questi interventi non rientrano in un contesto di ristrutturazione.

NORMATIVA

Nella circolare 3/E/2016, l'Agenzia ha precisato che l'intervento di sostituzione della vasca da bagno con un box doccia non è assimilabile agli interventi diretti all'eliminazione delle barriere architettoniche, anche se in grado di ridurre, almeno in parte, gli ostacoli fisici fonti di disagio per la mobilità di chiunque e di migliorare la sicura utilizzazione delle attrezzature sanitarie.

CONCLUSIONE

Quindi, nel caso proposto, non può beneficiare di nessuna agevolazione.
La sostituzione della vasca, e dei sanitari in generale, può considerarsi agevolata se è integrata o correlata ad interventi maggiori per i quali compete la detrazione d'imposta in forza del carattere assorbente della categoria di intervento "superiore" rispetto a quella "inferiore" (es. rifacimento integrale degli impianti idraulici del bagno, con innovazione dei materiali, che comporti anche la sostituzione dei sanitari).

giovedì 16 novembre 2017

Ristrutturazioni: over 75 senza riduzione temporale

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Oggi vediamo un caso frequente riguardo alle ristrutturazioni, che negli anni ha avuto varie modifiche.

CASO

Contribuente con più di 75 anni ha effettuato delle spese di ristrutturazione. E' possibile beneficiare della detrazione in meno di 10 anni?


NORMATIVA

Per le spese di ristrutturazione è prevista la detrazione del 50% sempre in 10 anni, a prescindere dall'età.

CONCLUSIONE

In sostanza, non sono previste agevolazioni collegate all'età e, quindi, non è possibile beneficiare di un lasso di tempo inferiore.


NORMATIVA PRECEDENTE

In passato, per le spese sostenute dal 2003 al 31/12/2011, era prevista la possibilità per gli over 75 di detrarre le spese di ristrutturazione in 5 o 3 anni, anziché 10.

lunedì 13 novembre 2017

Bonus pubblicità

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Oggi trattiamo di una delle novità introdotte dalla manovra correttiva del 2017: il "bonus pubblicità".

BENEFICIARI

Si tratta di un bonus che possono beneficiare:
- le imprese, a prescindere dalla forma giuridica;
- i lavoratori autonomi, a prescindere dall'iscrizione ad un albo professionale.

COSA RIGUARDA

La detrazione riguarda le spese di pubblicità fatta su:
- stampa (quotidiani o periodici);
- televisione;
- radio (analogica o digitale).
E' necessario che si tratti di un investimento "incrementale", nel senso che il valore della spesa per tale campagna pubblicitaria deve superare almeno dell'1% agli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell'anno precedente.

MISURA DEL CREDITO

Il credito è in generale del 75% del valore incrementale. Per le micro imprese, piccole e medie imprese, start up innovative la percentuale è del 90%.
Tale credito può essere utilizzato esclusivamente in compensazione mediante il mod. F24, previa istanza al Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio.

CONCLUSIONE

Ad oggi non ci sono però direttive riguardo agli adempimenti da mettere in atto (teoricamente doveva esserci già dal 22/10/17).
L'unica cosa che è prevista, e che già le spese effettuate dal 24/06/17 al 31/12/17 possono beneficiare di questo bonus, anche per le spese effettuate per le testate online (cosa per ora esclusa per il 2018).
Prossimamente ci saranno aggiornamenti sul sito riguardo a questo nuovo bonus.

giovedì 9 novembre 2017

Materasso: detraibile anche senza patologie

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Oggi vediamo un caso che riguarda le spese mediche, in particolare l'acquisto di un materasso.

CASO

Un contribuente in possesso di prescrizione medica, acquista un materasso ortopedico con marcatura CE. Può beneficiare della detrazione del 19%, anche se il materasso non ha le caratteristiche antidecubito e lo stesso contribuente non soffra di patologie che lo obbligano a una lunga permanenza a letto?

NORMATIVA

Il materasso ortopedico è un dispositivo medico di uso comune, quindi è detraibile al 19% come spese sanitarie.

CONCLUSIONE

Il contribuente potrà limitarsi a conservare la sola documentazione che attesta che il prodotto acquistato ha la marcatura CE, nonché lo scontrino o la fattura da cui risulta il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico.

lunedì 6 novembre 2017

Detrazioni: incapienza sopravvenuta

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In questo articolo vediamo un caso molto frequente riguardante la sopravvenuta incapienza per poter beneficiare le detrazioni.

CASO

Acquistato immobile fruendo della detrazione di ristrutturazione. L'immobile è cointestato con la moglie che ha partecipato anche al pagamento. Mi moglie ha cessato l'attività e, in attesa di pensione, sarà tre anni a carico del marito. Le quote di detrazione è persa?

NORMATIVA

In caso di incapienza sopravvenuta, ai fini della detrazione del 50%, le rate relative agli anni dell'incapienza sono perse.

CONCLUSIONE

In sostanza, rileva l'intestazione al momento del rogito e l'incapienza sopraggiunta comporta la perdita del diritto alla detrazione.
L'unico modo per trasferire il diritto della detrazione è il trasferimento della propria quota di proprietà.

giovedì 2 novembre 2017

Sismabonus: immobili ricostruiti

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Oggi analizziamo più nel dettaglio cosa è stato modificato nella normativa relativa al sismabonus e cosa prevede in caso di aumento volumetrico in seguito a questi lavori.

CASO

E' possible beneficiare del Sismabonus in caso di demolizione e ricostruzione?

NORMATIVA

Rispetto alla normativa in vigore fino al 31/12/2016 
- viene rimodulata la percentuale di detrazione (abbiamo percentuali che variano dal 50% all'85%)
- ampliato l'ambito oggettivo, includendo anche le abitazioni diverse dall'abitazione principale
- ridotto da 10 a 5 anni il periodo di ripartizione della detrazione.
La norma, per quanto non diversamente disciplinato, rinvia a quanto previsto, la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni edilizie.

CONCLUSIONE

Quindi la risposta è affermativa: si può fruire del sismabonus in caso di demolizione e ricostruzione, ma solo se la ricostruzione non presenta aumento volumetrico.

lunedì 30 ottobre 2017

Regimi con più attività

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Oggi analizziamo un caso molto frequente tra attività di impresa: l'esercizio di più attività

CASO

Svolto attività in regime forfettario. Vorrei aggiungere un'altra attività: dev'essere sempre in regime forfettario, o posso applicare il regime semplificato?

NORMATIVA

Secondo la legge sui forfettari "nel caso di esercizio contemporaneo di attività contraddistinte da differenti codici Ateco, si assume il limite più elevato dei ricavi e dei compensi relativi alle diverse attività esercitate".
Pertanto, non è possibile svolgere due attività applicando due regimi differenti, ovvero all'una il regime forfettario e all'altra quello semplificato.

CONCLUSIONE

Ciò che è possibile è valutare se la sommatoria tra i ricavi incassati sia inferiore al tetto più elevato tra le due attività, secondo il regime forfettario (L. 190/14). Se venisse superato, entrambe le attività sarebbero da gestire con il regime semplificato.

venerdì 27 ottobre 2017

Detrazioni: immobile ad uso promiscuo

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Oggi analizziamo un caso molto frequente riguardo ai lavori effettuati su immobili utilizzati sia come abitazione, sia ad uso ufficio.

CASO

L'abitazione di mia proprietà è stata adibita per l'esercizio dell'attività professionale di mia moglie.
Come comportarsi con le detrazioni relative al rifacimento di un balcone?

NORMATIVA

Per i lavori eseguiti su un'abitazione a uso promiscuo, la detrazione del 50% compete in misura pari solo al 50% "abitativo".
In sostanza, la detrazione è correlata al 50% delle spese sostenute, mentre l'altra metà delle spese rappresenta un costo rilevante ai fini dell'esercizio dell'attività professionale, e come tale inserito in contabilità.

CONCLUSIONE

Nel caso in esame, la casa è di proprietà del marito ed è adibita totalmente a studio della moglie.
Se non c'è il cambio catastale di destinazione d'uso (da abitazione a ufficio), il marito può fruire della detrazione del 50% per i lavori di ristrutturazione.
La moglie, per contro, se sostiene direttamente le spese, ha diritto alla detrazione solo se è convivente con il marito, oppure se detiene il fabbricato sulla base di un contratto di locazione o comodato

mercoledì 25 ottobre 2017

Detrazioni: fine della convivenza

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Oggi vediamo chi può detrarre le spese di ristrutturazione in caso di fine convivenza con il/la compagno/a attraverso un caso.

CASO

Effettuate ristrutturazioni su una caso intestata al 100% alla compagna. Andremo ad abitare insieme a fine lavori.
In caso smettessimo di convivere, chi può portare in detrazione le spese di ristrutturazione?

NORMATIVA

La convivenza consente di poter fruire della detrazione del 50%.
La convivenza di fatto è quella risultante
- dai registri anagrafici, oppure
- da autocertificazione.

CONCLUSIONE

Dopo il termine dei lavori, la cessazione della convivenza non fa venir meno il diritto alla detrazione, che continua comunque a rimanere in capo al soggetto che ha sostenuto le spese per tutta la sua durata.

lunedì 23 ottobre 2017

Misuratore fiscale guasto: cosa fare?

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Oggi trattiamo di un argomento un po' particolare che può capitare ad un dettagliante.

PROBLEMA

Come comportarsi in caso di guasto al misuratore fiscale?

NORMATIVA

Chi svolge attività commerciale, per la quale è obbligatorio l'utilizzo del misuratore fiscale, deve essere in possesso dei seguenti documenti:
- libretto di dotazione del registratore di cassa, dove, oltre ai dati dell'azienda, vengono annotate sia le variazioni di ragione sociale che le verifiche periodiche effettuate dal tecnico
- registro dei corrispettivi giornalieri
- registro per mancato o irregolare funzionamento del misuratore fiscale, su cui annotare l'importo totale pagato da ogni singolo cliente (obbligo superato sempreché il contribuente sian in grado, in alternativa, di emettere ricevute fiscali)
- copia dei documenti relativi alla messa in servizio del misuratore fiscale e ricevuta di ritorno della copia spedita all'Agenzia delle entrate.

COSA FARE

Nel caso di mancato o irregolare funzionamento del misuratore fiscale, il contribuente deve tempestivamente richiedere l'intervento della ditta tenuta alla manutenzione, annotando la data e l'ora della richiesta sul libretto e deve, fino a quando non sia ultimato il servizio, provvedere alla annotazione su apposito registro dei corrispettivi relativi a ciascuna operazione.
Tuttavia, è possibile rilasciare, senza alcuna previa opzione, la ricevuta fiscale, venendo meno di fatto la necessità di istituire il registro di emergenza.


MANUTENZIONE E INSTALLAZIONE

La manutenzione deve esser fatta annualmente. In caso di istallazione di un nuovo registratore, deve esserne data comunicazione, entro il giorno successivo, al competente Ufficio IVA a mezzo raccomandata in duplice copia, firmata anche dal tecnico. La comunicazione deve contenere i dati dell'utente, del tecnico, dell'apparecchio e dell'ubicazione dell'esercizio.

venerdì 20 ottobre 2017

Scuola: spese e liberalità

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Oggi analizziamo le spese relative alla scuola, in particolare ai contributi volontari e alla possibilità di cumulare con le altre spese.

CASO

Ho due figlie ed ho speso di contributo volontario 250+150. Per una figlia ho anche spese per una gita di 200 euro e, l'altra, spese di mensa pari a 200 euro. Come comportarsi?

NORMATIVA

Sia le spese di gita che quelle per la mensa rientrano tra le "Spese di istruzione non universitarie" (art. 15.1 lett. e-bis del TUIR) ai quali spetta la detrazione del 19% su un importo massimo di 564 euro per figlio. Vanno inserite con il codice 12 in dichiarazione dei redditi.
Per quanto attiene al contributo volontario, è necessario verificarne la natura, poiché i contributi volontari deliberati dagli istituti scolastici, "anche se versati volontariamente, non rientrano tra quelli che costituiscono erogazioni liberali finalizzati all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa che danno diritto alla detrazione" i quali, se fossero riconosciuti come tali, andrebbero indicati in dichiarazione con il codice 31.
Le due detrazioni non sono tra loro cumulabili.

CONCLUSIONE

Pertanto, il contribuente che ha un solo figlio e fruisce della detrazione delle spese di istruzione, non può fruire anche di quella prevista per le erogazioni liberali.

mercoledì 18 ottobre 2017

Bonus mobili "ripetibile"

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Oggi analizzeremo il bonus mobili e la possibilità o meno di riutilizzare il bonus più volte sul solito immobile.


CASO

Nel 2016 eseguita ristrutturazione straordinaria di rifacimento di tutte le tubazioni di bagno e cucina, l'abbattimento di pareti e il rifacimento del pavimento. Avendo già beneficiato anche delle detrazioni bonus mobili, posso continuare nel 2017 ad acquistare altri arredi?


NORMATIVA

Per tutto il 2017 è stata prorogata la detrazione del 50% delle spese per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad abitazioni ristrutturate per un importo massimo di 10.000 euro.
Tale detrazione viene riconosciuta a chi ha effettuato interventi di ristrutturazione dal 1° gennaio 2016, escludendo quelli iniziati prima.


CONCLUSIONE

Pertanto, se nel 2016 non sono stati spesi 10.000 euro, la differenza può fruire ancora della detrazione. I mobili comunque devono essere destinati all'arredo dell'abitazione oggetto dell'intervento.

lunedì 16 ottobre 2017

Detrazioni: muro in cartongesso

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Oggi analizziamo un altro caso legato alle ristrutturazioni, ovvero la divisione di stanze attraverso un muro in cartongesso.

CASO

Installato un muro in cartongesso per separare due stanze. Ciò ha richiesto la posa in opera e la tinteggiatura.
Oltre alla spesa dell'imbianchino, è possibile detrarre l'acquisto di vernici e chiedere l'applicazione dell'Iva al 10% su tutto?

NORMATIVA

Tra le spese che beneficiano della detrazione al 50%, rientra anche l'installazione di un muro in cartongesso e le relative spese accessorie, come la tinteggiatura e l'acquisto di vernici ed altri materiali.
Necessario come sempre effettuare il pagamento tramite bonifico con indicante partita Iva dell'impresa esecutrice e del fornitore dei materiali, codice fiscale del soggetto che sostiene i costi e la causale "bonifico di pagamento per lavori di ristrutturazione edilizia art.16-bis Dpr 917/1986".

CONCLUSIONE

L'intervento descritto rientra tra quelle di manutenzione straordinaria, quindi può beneficiare della detrazione al 50%. In quanto intervento di manutenzione su edificio residenziale, i lavori sono soggetti all'Iva al 10%.

giovedì 12 ottobre 2017

Bonus mobili: non a chi "rileva" il 50%

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Oggi affrontiamo un caso particolare riguardante il bonus mobili e il legame con le spese di ristrutturazione.


CASO

Acquistato un appartamento ristrutturato nel 2016. Mi è stato ceduto il credito per la detrazione di ristrutturazione dei lavori. Nel 2017 posso beneficiare del bonus mobili, anche se la spesa di ristrutturazione è stata eseguita dall'ex proprietario?

NORMATIVA

La detrazione Irpef del 50% per spese sostenute direttamente per la ristrutturazione, consente l'applicazione anche del bonus per l'acquisto dei mobili e degli elettrodomestici destinati ad arredare la casa ristrutturata.

CONCLUSIONE

Ci deve essere coincidenza tra chi sostiene le spese di ristrutturazione e chi sostiene le spese per l'acquisto dell'arredo. Quindi, non può fruire del bonus mobili, a meno che prima non esegua dei nuovi interventi edili.

lunedì 9 ottobre 2017

Detrazioni: non pagare con il bancomat!

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In questo articolo vediamo un errore ricorrente che fa perdere la possibilità di portarsi in detrazione le spese per i lavori di ristrutturazione.

CASO

Ho acquistato un condizionatore a pompa di calore. So che è possibile beneficiare della detrazione al 50%, ma la fattura è stata pagata con carta di debito e non attraverso il bonifico. Posso detrarre la spesa?

NORMATIVA

L'installazione di un nuovo condizionatore a pompa di calore (e non solo per il raffreddamento) fruisce della detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie, relativamente alle opere finalizzate al risparmio energetico.
E' però indispensabile pagare le fatture con bonifico bancario indicando, oltre al codice fiscale del beneficiario e alla partita Iva dell'impresa, la causale di versamento (art. 16-bis Dpr 917/1986).
Si ritiene sufficiente anche l'indicazione "detrazione del 50%, acquisto condizionatore" usando il modello di bonifico specifico per le ristrutturazioni edilizie.

CONCLUSIONE

Il pagamento con carta di credito o debito (bancomat) non è possibile per la detrazione del 50%, ma solo per il bonus mobili (e il condizionatore non rientra tra i mobili cui si applica l'agevolazione).

venerdì 6 ottobre 2017

Verniciatura persiane: non agevolazione

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Oggi vediamo un caso riguardante dei lavori di verniciatura delle persiane, cercando di vedere se e quanto può beneficiare di detrazione fiscale.

CASO

Ho eseguito la riverniciatura delle persiane dell'abitazione principale. E' possibile beneficiare della detrazione del 50% o 65%?

NORMATIVA

Possono beneficiare della detrazione del 50% anche la sostituzione dei soli componenti vetrari degli infissi dell'abitazione.
Possono addirittura beneficiare del 65% di detrazione, se si consegue un risparmio energetico; occorre comunque una certificazione che dimostri tale risparmio. Comunque, con la semplice sostituzione dei soli componenti vetrati, non si rende applicabile la detrazione del 65%.
In entrambi i casi, il pagamento deve esser fatto tramite bonifico bancario.

CONCLUSIONE

La semplice riverniciatura è considerata manutenzione ordinaria e, quindi, non agevolato, a meno che non riguardi parti comuni di condominio.

mercoledì 4 ottobre 2017

Lavori condominiali: unico appalto (caso)

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In questo articolo vediamo un caso molto frequente relativo a lavori svolti in un condominio, dove rientrano più lavori (sia su parti comuni che su parti private).

CASO

In un condominio è stato deciso con delibera assembleare di riparare la facciata e i poggioli dei singoli condomini. Per quanto riguarda i poggioli, deve fatturare al condominio o ai singoli proprietari? Come comportarsi poi con detrazioni e spese?

NORMATIVA

Nel complesso, l'intervento è considerato come condominiale in quanto facente parte del solito appalto. Tali lavori beneficeranno della detrazione al 50% come spese di manutenzione ordinaria su parti comuni.

CONCLUSIONE

Pertanto, tenendole separate, le spese relative ai poggioli a uso esclusivo non sarebbero detraibili.
Ma, considerando che sono eseguiti contestualmente ai lavori su parti comuni, l'amministratore potrebbe considerali come condominiali, in quanto facenti parte del medesimo appalto e, quindi, renderli detraibili sulla base della ripartizione delle spese tra i singoli comproprietari, sulla base della tabella millesimale.

lunedì 2 ottobre 2017

Il ravvedimento Iva è morto!

ravvedimento-operoso-iva-morto-risparmio-fiscale

Il ravvedimento Iva praticamente è morto. In questo articolo spiegheremo perché.


COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE

Con l'introduzione della Comunicazione Periodica delle Liquidazioni Iva, l'Amministrazione finanziaria ha acquisito le informazioni di debito/credito di periodo dei contribuenti. Questo ha permesso di accelerare molto il recupero delle somme non versate.


TEMPISTICHE

Dopo l'invio della comunicazione relativa al 1° trimestre del 12/06, già nel mese di luglio l'Agenzia aveva avvisato tramite PEC coloro che non risultavano in regola con il versamento. 
La comunicazione altro non era che una "lettera di compliance" che rimarcava come dai controlli effettuati (incrociando comunicazione e versamenti) non risultasse versata l'Iva dovuta del primo trimestre. Non solo: il contribuente veniva invitato a ravvedere la propria posizione (o, in caso di errore, a segnalare l'inesattezza tramite il canale civis).

PROBLEMATICHE

Ma chi non ha potuto pagare l'Iva del 1° trimestre per situazione di ristrettezza economica, può avere le disponibilità per adempiere in così poco tempo? Nella gran parte delle situazioni ovviamente no.
Purtroppo l'Agenzia sta già mandato le prime irrogazioni di sanzioni; l'omesso versamento Iva del primo trimestre è già passato al vaglio dell'Ufficio Controlli Automatizzati. Così ecco arrivare le multe, che comprendono imposta, interessi e sanzioni piene, ovvero al 30% (fatti salva la riduzione al 10% in caso di versamento nei 30 giorni).

IN PASSATO

L'impresa e/o professionista in difficoltà, prima delle comunicazioni Periodiche Iva, aveva molto più tempo per sperare di farcela a pagare il dovuto, potendo utilizzare lo strumento del ravvedimento operoso e quindi ridurre in maniera significativa le sanzioni. 
L'Agenzia delle entrate poteva incrociare i versamenti solo dopo la dichiarazione Iva (per l'anno 2016 inviata il 28/02/2017) e, di solito, le multe arrivavano non prima di 5/6 dall'invio della dichiarazione. In pratica c'era circa un anno per mettersi in regola.

SITUAZIONE ATTUALE

Oggi, con la comunicazione periodica, l'azienda si vede già sanzionato in misura piena a 4 mesi dal mancato versamento, e non può nemmeno avvalersi del ravvedimento operoso, perché quest'ultimo è inibito laddove siano già iniziati i controlli.

CONCLUSIONE

Non c'è un attimo di respiro, non c'è modo di far fronte ad una situazione di difficoltà, magari temporanea, senza essere perseguitati dalle sanzioni.
Addirittura qualcuno consiglia che, qualora esista il rischio di non riuscire a versare l'imposta, sia meglio omettere del tutto la Comunicazione Periodica, per eventualmente ravvederla più avanti. Un comportamento certamente da non condividere e non corretto, ma che avrebbe i tratti dell'istinto di sopravvivenza.

venerdì 29 settembre 2017

Comunicazione all'Asl tardiva

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In questo articolo rimettiamo l'accento sulla comunicazione da fare all'Asl quando c'è una ristrutturazione. Vediamo un caso concreto per analizzare la normativa.


CASO

Quali conseguenze ci sono nel caso venga fatta la comunicazione di inizio lavori all'Asl oltre il termine della presentazione della dichiarazione?


NORMATIVA

Ai fini della detrazione del 50%, occorre inviare una raccomandata, con ricevuta di ritorno, prima dell'inizio dei lavori, all'Asl.
Nella comunicazione si deve specificare: ubicazione, committente, natura delle opere, data di inizio lavori, impresa esecutrice e assunzione di responsabilità su sicurezza e contribuzione.
La comunicazione non è necessaria se il cantiere non supera i 200 uomini/giorno, in presenza di un'unica impresa; mentre è sempre necessaria in presenza di più imprese, anche non contemporanea.
Il contribuente può, tardivamente, presentare le comunicazioni obbligatorie, a condizione che:
- abbia i requisiti richiesti
- effettui la comunicazione entro il termine di presentazione della prima dichiarazione fiscale utile
- versi contestualmente la sanzione minima pari a 258 euro
- la violazione non sia stata ancora constatata o non siano state già avviate attività amministrative di accertamento.


CONCLUSIONE

Quindi, se la procedura di sanatoria è presentata prima del termine di scadenza della dichiarazione dei redditi, la stessa deve considerarsi valida, altrimenti i benefici non competono.

mercoledì 27 settembre 2017

Sostituzione pavimenti: no agevolazioni

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Oggi vediamo cos'è previsto per i lavori di sostituzione dei pavimenti è quando è possibile beneficiare della detrazione di ristrutturazione.

CASO

Effettuato cambio di condizionatore con uno a pompa di calore. Con questo fruiremo della detrazione per ristrutturazione, alla quale abbiamo collegato il bonus mobili. E' possibile estendere anche la sostituzione del pavimento? E' possibile chiedere l'Iva agevolata al 10%?


NORMATIVA

La detrazione del 50% per la sostituzione del condizionatore rende applicabile anche il bonus mobili, cumulabile con altre spese di ristrutturazione effettuate nel medesimo appartamento.


CONCLUSIONE

Tuttavia, gli interventi devono essere di manutenzione straordinaria e non semplicemente ordinaria come, ad esempio, quelli per la mera sostituzione della pavimentazione.
Tale lavoro consente però l'applicazione dell'Iva al 10%, anche per la fornitura dei materiali se contestualmente viene fornita la manodopera. In caso contrario, l'acquisto della pavimentazione è soggetto all'Iva ordinaria del 22%, mentre la fornitura della manodopera è soggetta all'Iva al 10%.

lunedì 25 settembre 2017

Detrazione interessi mutuo: condizioni

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Nell'articolo di oggi vediamo un caso riguardante la detrazione degli interessi sul mutuo ipotecario sull'abitazione principale, approfondendo sulle condizioni necessarie.

CASO

Acquisto abitazione principale intestata interamente dalla moglie, con mutuo cointestato. Il pagamento però viene effettuato dal marito, unico soggetto che lavora. Può detrarre interamente gli interessi?

NORMATIVA

Gli interessi passivi su mutui contratti per l'acquisto dell'abitazione principale danno diritto ad una detrazione del 19% nel limite di 4.000 euro se ricorrono le seguenti condizioni:
- l'acquisto deve esser fatto entro l'anno precedente o successivo a quello della stipula del mutuo
- dev'essere adibito ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto, cioè deve avere la residenza nell'immobile, pena la perdita del diritto a detrarre gli interessi.

CONCLUSIONE

Nel caso, l'abitazione è intestata interamente alla moglie, mentre il mutuo è cointestato. Il marito ha diritto alla detrazione solo per la parte di sua competenza (50%), sempre a condizione che anche per lui l'immobile costituisca abitazione principale.

venerdì 22 settembre 2017

Voucher: "nuove" regole. Caso lavori condominiali

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Oggi vogliamo riportare la "nuova" normativa riguardante i voucher, che hanno avuto molte proposte di modifica negli ultimi tempi. Partiamo però da un caso.

CASO

Nella legge dove vengono ripristinati i voucher, si parla di privati o di imprese. Il condominio come viene considerato? Può pagare con i voucher l'addetto alla pulizia ed al giardinaggio?


NORMATIVA

La normativa (art. 54bis DL 50/2017) disciplina le prestazioni di lavoro occasionale, prevedendo questi limiti:
- ciascun prestatore può avere massimo 5mila euro di compensi
- ciascun utilizzatore può spendere massimo 5mila euro di compensi
- le prestazioni rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore non può essere superiore a 2.500 euro.
La normativa consente ai datori di lavori di acquisire prestazioni di lavoro occasionale secondo due distinte modalità di utilizzo:
- il "libretto famiglia", utilizzato dalle persone fisiche, purché non nell'esercizio dell'attività professionale o d'impresa, per lavori domestici, inclusi giardinaggio, pulizia, manutenzione, assistenza e insegnamento.
- il "contratto di prestazione occasionale", utilizzato dagli altri "utilizzatori", compreso il condominio (come precisato dal messaggio Inps n. 8628 del 2 febbraio 2016).

CONCLUSIONE

Il condominio può avvalersi, in qualità di utilizzatore, del contratto di prestazione occasionale per lavori di pulizia e giardinaggio, nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa, pena la trasformazione del rapporto tra prestatore e utilizzatore in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.

mercoledì 20 settembre 2017

Lavori parti comuni: obbligo di ripartizione

Lavori-parti-comuni-obbligo-ripartizione-caso-risparmio-fiscale

Oggi vediamo un caso frequente riguardo i lavori condominiali. Come sempre prendiamo un caso riguardante i lavori di manutenzione delle parti comuni e analizziamo cosa prevede la normativa.

CASO

In un condominio devono essere fatti alcuni lavori di ordinaria amministrazione su parti comuni. E' possibile che i lavori vengono accollati da un solo condomino e, quindi, far detrarre tutte le spese a chi ha provveduto al pagamento dei lavori?

NORMATIVA

Un solo condomino non può detrarre l'intera spesa sostenuta per lavori di manutenzione ordinaria sulle parti comuni; è necessario rispettare la tabella millesimale di riparto della proprietà delle parti comuni oppure (in caso di assenza) l'accordo deliberato dall'assemblea.

CONCLUSIONE

Riguardo al caso, anche se solo uno dei condomini sostiene interamente le spese, le stesse spese sono imputabili a tutte le unità immobiliari sulla base della tabella millesimale.

lunedì 18 settembre 2017

Ravvedimento ritenuta condominio 4%

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Oggi analizziamo una delle novità del 2017, riguardanti le ritenute al 4% fatte ai condomini. Come sempre vediamo cosa prevede la normativa attraverso un caso concreto.


CASO

Nel periodo 1° gennaio 2017 - 31 maggio 2017, un condominio ha solo le seguenti ritenute al 4%:
- 200 euro su compenso di febbraio
- 150 euro su compenso di aprile.
Secondo la nuova normativa posso pagare 350 euro entro il 30/06. Ma in caso di mancato versamento, da quando deve essere fatto partire il ravvedimento? Dal 30/06 o dalla scadenza originaria?

NORMATIVA

Entro il 30/06 i condomini, in qualità di sostituti d'imposta, potevano versare le ritenute sui corrispettivi pagati nel periodo dicembre 2016 - maggio 2017, il cui importo non abbia raggiunto la soglia di 500,00 euro al 31/05.
Nel caso le ritenute superino l'importo di 500,00 euro, bisogna eseguire il versamento secondo le regole ordinarie (ovvero entro il 16 del mese successivo).
Nota bene: riguarda esclusivamente le ritenute del 4% e non quella del 20%

CONCLUSIONE

Come si può intuire, la possibilità di versare entro il 30/06 è una "facoltà"; per cui è possibile ritenere che in caso di omesso o insufficiente versamento, il ravvedimento dovrebbe decorrere dai termini ordinari, ossia:
- dal 16/03 per la ritenuta di 200 euro
- dal 16/05 per la ritenuta di 150 euro.
Nota bene: ancora oggi manca però un chiarimento da parte dell'Agenzia delle Entrate.

venerdì 15 settembre 2017

Ristrutturazioni: reddito "incapiente"

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Oggi analizziamo un caso molto frequente, dove non è possibile beneficiare della detrazione perché il reddito risulta "incapiente" per poter ricuperare la spesa.

CASO

Un contribuente inizia i lavori di risparmio energetico nel 2009. Dal 2011 al 2015 non fa dichiarazione, perché non ha redditi e interrompe i lavori.
Nel 2016 riprende: perdo tutte le rate dal 2011 al 2015? I lavori sono ancora da terminare e devo ancora la comunicazione di chiusura lavori all'Enea.

ANALISI

In caso di incapienza sopravvenuta, le rate relative agli anni dal 2011 al 2015 sono perse.
E' comunque possibile ripartire dalla dichiarazione dei redditi 2016, dove è di nuovo capiente (nel nostro caso sarebbe la 7°, visto che è partita dal 2009).
L'importante sarà provvedere alla comunicazione all'Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

mercoledì 13 settembre 2017

Sisma bonus e ristrutturazioni

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Oggi analizziamo attentamente un caso particolare che chiarisce se è possibile beneficiare di due plafond (sismabonus e ristrutturazioni) nel solito lavoro.

CASO

Nel caso di intervento di ristrutturazione di un'unità abitativa autonoma, che contempla da un lato il rifacimento di tramezze interne, e dall'altro alcune opere antisismiche, posso beneficiare di due plafond autonomi?

NORMATIVA

I plafond sono diversi, a condizione che si tratti di spese distinte, cioè devono esserci fatture e bonifici autonomi. Il cumulo è ammesso sempre a condizione che non si tratti di spese accessorie o connesse all'esecuzione dell'intervento antisismico.

CONCLUSIONE

Per fare un esempio, se inserisco le catene per rafforzare la staticità, non posso applicare doppio plafond per la ritinteggiatura della facciata, in quanto spesa accessoria alla prima.