mercoledì 26 aprile 2017

Detrazione interessi mutuo abitazione - parte 1

detrazione-interessi-abitazione-risparmio-fiscale

In questo articolo vediamo di fare un riassunto della normativa e dei vari casi in cui gli interessi di mutuo sull'abitazione sono detraibili.

NORMATIVA

E' riconosciuta una detrazione del 19% degli interessi passivi pagati per i mutui contratti per l'acquisto dell'abitazione principale. L'importo massimo è di 4.000 euro; se il mutuo è intestato a più persone, ogni cointestatario può fruire della detrazione unicamente per la propria quota.
NB: in caso di mutuo sovvenzionato con i contributi statali, gli interessi danno diritto alla detrazione solo per l'importo effettivamente rimasto (nel caso fosse erogato in un periodo d'imposta successivo in cui il contribuente ha fruito della detrazione per l'intero, l'ammontare del contributo deve essere assoggettato a tassazione separata).

ABITAZIONE PRINCIPALE

E' considerata tale quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente.
Pertanto, la detrazione spetta all'acquirente e intestatario del contratto di mutuo, anche se l'immobile è adibito ad abitazione di un suo familiare (coniuge, parenti entro il 3° e affini entro il 2° grado).

INTERESSI ESCLUSI

Non danno diritto alla detrazione:
- mutui stipulati  nel 1991 o 1992 per motivi diversi dall'acquisto dell'abitazione (es. per la ristrutturazione)
- mutui stipulati dal 1993 per motivi diversi dall'abitazione principale (es. seconda casa)
- mutui del 1997 per ristrutturare immobili (vedremo in un altro articolo)
- mutui ipotecari dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione dell'abitazione principale (vedremo in un altro articolo)
- finanziamenti diversi dal mutuo, anche se con garanzia ipotecaria.

MUTUO ECCEDE COSTO ABITAZIONE

Se il mutuo eccede il costo per l'acquisto dell'immobile, possono essere portati in detrazione gli interessi relativi alla parte di mutuo che copre questo costo.
La parte di interessi che posso detrarre deve essere commisurata al costo di acquisto, spese notarili e oneri accessori.

Spese notarili: comprendono l'onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo (non quelle per la compravendita) e le spese sostenute dal notaio per conto del cliente come l'iscrizione e la cancellazione dell'ipoteca.
Spese accessorie: comprendono
- somme corrisposte a causa delle variazioni del cambio per mutui stipulati in altra valuta
- commissione spettante agli istituti per la loro attività di intermediazione
- oneri fiscali, compresa l'imposta per l'iscrizione o la cancellazione di ipoteca
- provvigione per scarto rateizzato
- spese di istruttoria, notarili e perizia tecnica
- penalità per anticipata estinzione del mutuo.

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