mercoledì 15 febbraio 2017

Regime per cassa: caso applicativo

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Oggi riportiamo un quesito uscito sul Sole24ore riguardo al regime di cassa, dove viene ribadito che per le fatture emesse nel 2016 non vale la data dell'incasso. Per ulteriori approfondimenti, leggete il nostro articolo sul regime di cassa.

QUESITO
Con il nuovo regime di cassa, le aziende che incassano le fatture dopo un certo periodo e, che quindi, si trovano ad avere le fatture emesse a fine 2016 incassate nel 2017, non si ritroveranno a dichiarare delle perdite o utili molto risicati? Inoltre dovranno rilevare per competenza i costi relativi al 2016, ma sostenuti nel 2017 (utenze, assicurazioni...), oltre a non rilevare più le rimanenze finali.

RISPOSTA
Nel passaggio dal regime di competenza a quello di cassa, la legge di bilancio 2017 dispone che, al fine di evitare duplicazioni e salti di imposta, i componenti positivi o negativi che hanno già concorso a formare il reddito in un anno non concorreranno a formare reddito negli anni successivi.
Ciò significa che le fatture emesse nel 2016 non concorreranno a formare il reddito nel 2017, in quanto hanno già concorso a formare il reddito del 2016 in virtù del principio di competenza, che doveva essere applicato: diventa quindi irrilevante il momento dell'incasso della fattura. Al contrario, l'emissione della fattura nel 2017, concorrerà a formare il reddito nel periodo in cui verrà riscossa, in quanto è dal 2017 che trova applicazione il criterio di cassa. In questo senso è corretto ipotizzare un reddito più basso nel 2017 per chi incasserà nel 2018.
Al 31 dicembre 2016, inoltre, vanno rilevati per competenza i costi che verranno sostenuti nel 2017, ma che sono di competenza nel 2016, ferma restando la loro non concorrenza al reddito nel momento del pagamento nel 2017.

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