lunedì 31 luglio 2017

Ristrutturazioni: nessun benefico per il non convivente

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Oggi proponiamo un caso riguardante le spese di ristrutturazione pagate dal non convivente. Analizziamo in dettaglio cosa prevede la normativa.

CASO

Mia madre è unica proprietaria di una seconda casa nel centro storico, immobile dove conviviamo per alcuni periodi dell'anno. Nel 2016 sono stati svolti lavori di ristrutturazione da me pagati tramite bonifico. Posso beneficiare della detrazione del 50%?

NORMATIVA

La detrazione del 50% si applica anche in favore dei familiari conviventi, in quanto detentori dell'immobile.
Devo sussistere le seguenti condizioni:
- sussista la situazione di convivenza (es. certificato di stato di famiglia) sin dall'inizio dei lavori di ristrutturazione
- le spese siano effettivamente a carico del familiare convivente.

CONCLUSIONE

Nel caso, madre e figlio non sono conviventi, ma convivono solo per alcuni periodi. Il figlio, anche se sostiene le spese, non ha diritto alla detrazione, a meno che non stipuli un contratto di comodato regolarmente registrato prima dell'esecuzione dei lavori e del sostenimento delle spese.

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