giovedì 12 gennaio 2017
Cedolare secca: normativa fiscale
Risparmiare tasse sugli affitti è possibile? Qual è il massimo risparmio fiscale che si può conseguire? Oggi vedremo cos'è la cedolare secca: normativa, requisiti, tassazione ed adempimenti. Nel prossimo articolo invece vedremo un caso pratico, dove analizzeremo quando conviene optare per la cedolare secca. Successivamente vedremo anche le novità 2017.
COS'E'?
E' un regime facoltativo che permette di non pagare Irpef, addizionali, imposta di registro e imposta di bollo sugli affitti riscossi.
Al loro posto pago un'imposta sostitutiva (infatti "sostituisce" la tassazione ordinaria).
SOGGETTI INTERESSATI
Possono chiederla soltanto i privati (quindi sono esclusi i professionisti e le società) che sono proprietarie dell'immobile o godono di un diritto reale su di esso.
L'immobile deve appartenere alle categorie da A/1 a A/11 (escluso A/10, relativo a case di lusso) ed essere affittato ad uso abitativo.
Rientrano anche le pertinenze (es. box auto) locato congiuntamente o con contratto separato se si fa riferimento all'immobile abitativo.
ALIQUOTE
Con la cedolare l'affitto viene tassato:
- al 10% per i contratti a canone concordato, che può essere fatto per locazioni di immobili di comuni ad alta densità abitativa (vedere "elenco CIPE") o colpiti da calamità naturali;
- al 21% per i contratti ordinari.
ADEMPIMENTI
L'opzione riguarda l'intero periodo del contratto o la durata residua (nel caso fosse già stato registrato).
In ogni caso il locatore ha diritto di revoca, da poter effettuare entro 30 giorni dalla scadenza, versando l'imposta di registro.
La scelta va effettuata al momento della registrazione con il modello RLI. Per i contratti che non hanno l'obbligo di registrazione (quelli di durata < 30 giorni), l'opzione va effettuata in dichiarazione.
Il locatore deve inviare con raccomandata la comunicazione all'inquilino, pena la decadenza dell'opzione, almeno che non sia espressamente previsto nel contratto di locazione.
SVANTAGGI
L'unico che vale per tutti i casi è l'impossibilità di applicare l'aggiornamento ISTAT ai canoni d'affitto.
ATTENZIONE
Nel caso di contratto non regolarmente registrato, anche l'inquilino ha la possibilità di registrarlo e optare per la cedolare (con divieto di sfratto).
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