Ripercorriamo in questo articolo la normativa riguardante il nuovo Bonus verde.
NORMATIVA
La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto il bonus verde, che prevede una detrazione del 36% sulle spese sostenute nel 2018 per interventi di sistemazione a verde. La detrazione spetta a chi possiede o detiene l'immobile sul quale vengono effettuati gli interventi. Il limite massimo di spesa è 5 mila euro per unità immobiliare.
PRECISAZIONI TELEFISCO
Nel corso di Telefisco 2018, l'Agenzia ha precisato che:
- non sono agevolabili le spese per la manutenzione ordinaria di giardini;
- non sono agevolabili i lavori in economia;
- il pagamento deve essere tracciabile, ovvero assegno, bancomat, carte di credito e bonifici.
Nell'articolo di oggi vediamo un caso legato alle spese sanitarie di assistenza specifica.
CASO
I compensi corrisposti per un corso pre parto tenuto da un'ostetrica è detraibile? E tale spesa è comunicata al Sistema tessera sanitaria?
NORMATIVA
Le spese pre parto rientrano tra le spese sanitarie di "assistenza specifica" in quanto trattasi di prestazioni effettuate da personale specializzato in discipline sanitarie.
CONCLUSIONE
Quindi tali spese sono detraibili. Inoltre l'ostetrica, se iscritta al relativo albo, è tenuta a trasmettere queste spese al Sistema tessera sanitaria.
Vediamo oggi un caso relativo agli interessi su mutuo per acquisto prima casa e le condizioni per la sua detraibilità.
CASO
Si vuole acquistare una casa e intestarla alla moglie, fiscalmente a carico del marito. Il mutuo però sarà cointestato. Può il marito detrarre l'interessi per intero?
NORMATIVA
Il beneficio fiscale relativo alle detrazioni degli interessi passivi sul mutuo contratto per l'acquisto prima casa spetta a due condizioni che devono sussistere contemporaneamente:
- titolarità del mutuo
- titolarità della proprietà (anche di una quota parte) dell'unità abitativa.
CONCLUSIONE
Pertanto, soltanto la moglie potrà conseguire la detrazione del 19% su un importo non superiore a 2.000 euro degli interessi passivi rimasti a suo carico.
In questo articolo vediamo un caso riguardo al pagamento delle ristrutturazioni e alla loro possibile detraibilità.
CASO
Sono state effettuate spese di ristrutturazione sull'abitazione di proprietà del padre. Il figlio dimora in tale immobile, ma ha residenza è in un altro immobile dello stesso Comune. Può comunque detrarsi le spese?
NORMATIVA
Per le ristrutturazioni la detrazione spetta al familiare convivente del possessore dell'immobile. Per familiari si intendono il coniuge, i parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado.
Per fruire della detrazione è sufficiente che attestino lo stato di convivenza tramite certificato di stato di famiglia o un'autodichiarazione.
CONCLUSIONE
Tuttavia, ai fini della detrazione, se il figlio del proprietario risiede in un'altra abitazione, non può essere considerato convivente. Di conseguenza, se il figlio non convive con il padre, la detrazione per le spese di ristrutturazione (e l'eventuale bonus mobili) non può essere applicata, anche se il figlio sostiene direttamente le spese.
Oggi vediamo un caso di ristrutturazione con aumento di volumetria.
CASO
Una casa interamente ristrutturata e ampliata, può beneficiare del bonus al 50%?
NORMATIVA
In presenza di intervento di ristrutturazione con ampliamento, le spese detraibili ai fini del 50% sono solo quelle di ristrutturazione, se tenute distinte da quelle di ampliamento.
CONCLUSIONE
Quindi, le spese sostenute per gli interventi per i lavori sull'esistente in presenza di ampliamento, come nel caso in questione, sono rilevanti ai fini della detrazione solo se si tengono distinte le spese di ristrutturazione da quelle di ampliamento (bonifici e fatture separati), pena l'inapplicabilità della detrazione.
Analizziamo un caso particolare legato alla detrazione dell'acquisto di un box auto.
CASO
Due coniugi acquistano un appartamento con box. La fattura è cointestata e il bonifico è fatto da un conto cointestato. Può detrarre soltanto uno dei coniugi?
NORMATIVA
Per l'acquisto di un box, il bonifico deve essere effettuato dal beneficiario della detrazione, identificabile nel proprietario dell'unità immobiliare. Tuttavia, può essere conseguita anche dal familiare convivente che abbia in concreto fatto fronte all'onere dando evidenza nella fattura.
CONCLUSIONE
Il beneficio, pertanto, può essere fruito (per intero o secondo una diversa percentuale), dal coniuge comproprietario di entrambe le unità, ancorché il bonifico sia avvenuto da un conto corrente intestato anche all'altro coniuge.