venerdì 30 giugno 2017

Aumento volumetria: no detrazioni - parte 2

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Dopo aver visto un primo caso riguardante l'ampliamento volumetrico, vediamone un altro, dove rientra pure il cambio di destinazione.

CASO

Proprietario di un immobile accatastato come C/2. I lavori consisteranno nella totale demolizione del fabbricato con ricostruzione e aumento di volumetria. Spettano le detrazioni, visto che verrà fatto il cambio di destinazione d'uso?

NORMATIVA

Anche nell'ipotesi di cambio di destinazione d'uso, l'ampliamento volumetrico a seguito di demolizione comporta l'inapplicabilità della detrazione del 50% all'intero intervento.

SOLUZIONE

Nell'ipotesi di ristrutturazione con demolizione e ricostruzione, come nel caso di specie, le agevolazioni citate competono "solo in caso di fedele ricostruzione, nel rispetto di volumetria dell'edificio preesistente". In caso di demolizione e ricostruzione con ampliamento l'intervento si considera una nuova costruzione. Il cambio di destinazione d'uso da fabbricato strumentale ad abitazione, agevolato ai fini della detrazione, si applica sempre solo a condizione che l'intervento non comporti aumento volumetrico.

giovedì 29 giugno 2017

Aumento volumetria: no detrazioni - parte 1

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In questo articolo vediamo un primo caso riguardante il solito argomento: i lavori di ristrutturazione con aumento della volumetria. Le spese in questione sono detraibili? Analizziamo la normativa al riguardo con i seguenti esempi.


CASO: AMPLIAMENTO BALCONE

Eseguito intervento di ristrutturazione con l'aggiunta di una modifica di dimensioni e forma di un balcone, senza aumento della volumetria. E' possibile beneficiare della detrazione del 50%?


NORMATIVA

L'intervento di aumento volumetrico non fruisce della detrazione del 50% per ristrutturazioni (risoluzione 4/E del 2011).
L'aumento della superficie e la variazione della sagoma del balcone (senza chiusura dello stesso) non comporta aumento di volumetria.


CONCLUSIONE

Nel caso proposto quindi può detrarre le spese al 50%. 
Invece, nel caso di aumento volumetrico, le spese sostenute per lavori sull'esistente sono rilevanti ai fini della detrazione solo se si tengono distinte le spese di ristrutturazione da quelle di ampliamento, pena l'inapplicabilità integrale della detrazione.

mercoledì 28 giugno 2017

Disabile non fiscalmente a carico: caso

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Oggi vediamo un caso riguardanti le spese sostenute a favore di familiari non a carico fiscalmente.

CASO

Una persona ha la tutela sulla sorella affetta da handicap, ma non è a suo carico fiscalmente.
Questa acquista un'auto a proprio nome per la sorella: può beneficiare della detrazione prevista?

NORMATIVA

Le agevolazioni spettano alle persone con disabilità o ai loro familiari che li abbiano fiscalmente a carico.

SOLUZIONE

Quindi il tutore, salvo che non sia un familiare che ha fiscalmente a carico il disabile, non ha diritto a fruire di alcun tipo di agevolazione, ma ha solo la facoltà di presentare assistenza in nome e per conto del disabile.

martedì 27 giugno 2017

Lavori condominiali: errore codice fiscale

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Oggi vediamo un caso dove è possibile correggere un errato codice fiscale su un bonifico fatto per i lavori di ristrutturazione.

CASO

L'amministratore condominiale ha effettuato un bonifico di lavori di ristrutturazione con il suo codice fiscale anziché quello del condominio. I lavori sono comunque stati comunicati all'agenzia delle entrate con la suddivisione delle spese tra i vari condòmini.

NORMATIVA

Gli amministratori entro il 28 febbraio devono trasmettere una comunicazione contenente i dati relativi alle spese sostenute dal condominio con riferimento agli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica riguardo alle parti comuni.

SOLUZIONE

Nel caso proposto, anche se il bonifico è fatto con il codice fiscale dell'amministratore, non mette in discussione la possibilità di detrarre la quota corrispondente in capo ai singoli condòmini. Non solo, la comunicazione è stata fatta correttamente, pertanto i condòmini trovano l'importo esatto detraibile in dichiarazione precompilata.


ATTENZIONE

In caso di assenza dell'importo in precompilata, i singoli condòmini possono comunque modificare e integrare la dichiarazione stessa.

giovedì 22 giugno 2017

Nuovo impianto elettrico: detrazioni

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In questo articolo vediamo un caso riguardante il rifacimento di un impianto elettrico: quali sono gli adempimenti per poter beneficiare della detrazione e se possibile accedere al bonus mobili.

CASO

Vorrei mettere a norma l'impianto elettrico dell'abitazione; quali adempimenti sono necessari per beneficiare della detrazione delle ristrutturazioni? Potrò detrarre le spese relative all'acquisti di mobili per la cucina?

NORMATIVA

Il rifacimento dell'impianto elettrico è un intervento di manutenzione straordinaria e, quindi può accedere al bonus mobili.

CONCLUSIONE

Nel caso proposto quindi può beneficiare della detrazione del 50% delle spese riguardanti l'impianto elettrico. Trattandosi di un lavoro in presenza di una unica impresa e inferiore al limite di 200 uomini/giorno, non occorre la comunicazione all'Asl. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico, con la normativa delle ristrutturazioni.
Potrà poi accedere al bonus mobili che prevede la detrazione del 50% fino ad un limite di 10.000 euro. Nessun altro adempimento è necessario. 

mercoledì 21 giugno 2017

Rifacimento bagno: condizioni per il bonus

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In questo articolo vediamo un altro caso riguardante i lavori di rifacimento del bagno, focalizzandoci su quando è possibile detrarre le spese.

CASO

E' possibile detrarre le spese per il rifacimento del bagno, con la sostituzione di rubinetteria e sanitari?

NORMATIVA

L'intervento di 
- sostituzione della vasca da bagno con un'altra vasca, o con una doccia, 
- o la sostituzione dei  sanitari in generale
può considerarsi agevolabile ai fini della detrazione del 50% solo se si attuano interventi come la sostituzione delle tubazioni-impianti idraulici con innovazione dei materiali, che comporti anche la sostituzione dei sanitari.
Di conseguenza la sostituzione della doccia senta rifare le tubazioni è ritenuta manutenzione ordinaria.

CONCLUSIONE

Pertanto, se le modifiche all'impianto idrico consistono nel rifacimento delle tubazioni, le spese sono detraibili.

lunedì 19 giugno 2017

Lavori pavimentazione: caso

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Oggi vediamo un caso relativo ai lavori sulla pavimentazione dell'abitazione, analizzando quando è possibile detrarre tali spese.

CASO

Il rifacimento della pavimentazione interna, a seguito di un'infiltrazione d'acqua, rientra tra gli interventi ammissibili all'agevolazione?

NORMATIVA

Se non distintamente fatturati, anche le spese per l'acquisto della pavimentazione e la posa in opera all'interno della singola abitazione rientrano in quelle che fruiscono della detrazione del 50%.
Se la riparazione dell'infiltrazione ha comportato il rifacimento del massetto e la sostituzione delle tubazioni, la detrazione del 50% si applica anche per le spese di rifacimento della pavimentazione.

ATTENZIONE

Quindi, se le spese relative alla pavimentazione sono fatturate separatamente e l'intervento non ha comportato anche il rifacimento di tubazioni e massetto, per tali spese non si rende applicabile la detrazione del 50%, in quanto relative ad un intervento di manutenzione ordinaria.

giovedì 15 giugno 2017

Detrazioni anche se pagato da c/c del padre

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In questo articolo vediamo un caso particolare dove si prescinde da quale conto corrente proviene il pagamento di una spesa che può beneficiare di detrazioni.

CASO

Acquistato box pertinenziale all'abitazione principale. La fattura è intestata al proprietario dell'immobile. Il bonifico effettuato per ristrutturazione all'impresa costruttrice è stato eseguito dal conto corrente del padre, ma riporta gli estremi della legge, della fattura e del proprietario. E' detraibile dal proprietario?


NORMATIVA

Oltre all'intestazione della fattura, è necessario che il bonifico indichi espressamente il codice fiscale del proprietario.

SOLUZIONE

Quindi il proprietario può usufruire delle detrazioni del 50%. Infatti, se il box è intestato al 100% al figlio, l'intestazione della fattura interamente al figlio consente l'applicazione dell'intera detrazione, anche se il bonifico è emesso dal conto del padre, ma è necessario che contenga l'indicazione del codice fiscale del figlio a favore del quale è effettuato il bonifico.

mercoledì 14 giugno 2017

Detrazioni: errore causale

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Non di rado succede che uno effettui dei lavori che beneficiano della detrazione del 50%, ma erroneamente è stato fatto il bonifico con riferimento normativo del risparmio energetico, o viceversa. Vediamo un caso concreto e le possibilità che ci sono per correggere questo tipo di errore.


CASO

Sono state istallate delle termovalvole senza sostituzione di caldaie all'interno di un condominio.
L'amministratore ha ammesso la detrazione al 65%, comunicando anche all'Agenzia delle entrate. Ma è giusto?


NORMATIVA

L'installazione delle valvole termostatiche fruisce della detrazione del 50%; quindi non è possibile beneficiare della detrazione del 65%.

SOLUZIONE

Come chiarito dall'Agenzia delle entrate, se nella causale del bonifico sono indicati per errore i riferimenti normativi dell'agevolazione per la riqualificazione energetica, anziché quella per la ristrutturazione edilizia, la detrazione è comunque riconosciuta, a condizione che l'istituto bancario possa operare correttamente la ritenuta dell'8% (che è effettuata per entrambe le agevolazioni).


COMUNICAZIONE AMMINISTRATORE

Comunque l'amministratore non è tenuto a rettificare la comunicazione inviata all'agenzia delle entrate. L'errore potrà essere corretto direttamente dai singoli condòmini in sede di revisione della dichiarazione precompilata.

martedì 13 giugno 2017

Esenzioni Imu-Tasi

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In questo articolo vediamo tutti i casi di esenzione dell'IMU e della TASI, facendo prima una premessa su chi colpisce.

NORMATIVA

Regole base: sia l'Imu che la Tasi:
- si pagano in percentuale ai mesi di possesso (si considera intero il mese con possesso di più di 15 giorni)
- l'acconto del 50% viene pagato il 16/06 considerando le aliquote in vigore nel 2016; il saldo viene pagato il 16/12, considerando le aliquote "nuove" e l'acconto pagato.
Soggetti passivi IMU:
- chi ha diritto di proprietà, usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie
- locatario dei beni in leasing.
Soggetti passivi Tasi:
- chi ha diritto di proprietà o altro diritto reale, o detentore.
NB: per la Tasi (a differenza dell'Imu) è soggetto passivo anche il detentore dell'immobile. La quota dovuta dal possessore è quella fissata dalla delibera comunale; se nulla è previsto, il 10% è dovuta a pagarla l'inquilino se la detenzione si sia protratta per più di 6 mesi.

CASI ESENZIONE

Vediamo ora tutti i casi di esenzione Imu e Tasi:
Esenti Imu e Tasi:
- abitazione principale non di lusso e pertinenze (al limite 3)
- unità cooperative edilizie adibite ad abitazione principale dei soci, incluse quelle destinate a studenti universitari soci assegnatari
- immobile concesso a personale delle Forze armate, di polizia e corpo nazionale dei vigili del fuoco
- una sola unità posseduta dai cittadini italiani non residenti, già pensionati
- unità di proprietà o in usufrutto ad ad anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata
- fabbricati di categoria E
- fabbricati di uso culturale (biblioteche, teatri), all'esercizio del culto (chiesa, casa parrocchiale) e fabbricati della Santa sede
- immobili di enti non commerciali destinati a fini assistenziali e ricerca
- scuole
- terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti
- terreni agricoli nei comuni delle isole minori
- area fabbricabile posseduta e condotta da coltivatore diretto.
Sconto 50% Imu e Tasi:
- fabbricato ceduto in comodato gratuito tra genitori e figli
- immobile di interesse storico/artistico
- immobile inagibile/inabitabile
Sconto 25% Imu e Tasi:
- immobile locato a canone concordato.
Esenti SOLO Imu:
- fabbricati rurali strumentali
- immobili merce, purché non locati.
Esenti SOLO Tasi:
- terreni agricoli in generale
- immobili posseduti da istituti bancari.

lunedì 12 giugno 2017

Bonus mobili: caso unioni civili

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Abbiamo visto in vari articoli che il bonus mobili è legato ai lavori di ristrutturazione. Vediamo però un caso particolare riguardo ad una coppia sposata con le nuove regole dell'unione civile.


CASO

Nel 2016 uniti civilmente una coppia, proprietari di un immobile al 50% come abitazione principale.
Successivamente l'immobile è stato ristrutturato e arredato. Le spese sono sostenute con bonifico da conto corrente cointestato.
Uno dei due non ha altri redditi, oltre la metà dell'immobile. Può esser considerato "familiare a carico" e scaricare interamente le spese l'altro contribuente?

NORMATIVA

La legge Cirinnà, che ha regolato le unioni civili, prevede l'equivalenza tra concetto di "coniuge" e di "unito civilmente". Questo quindi comporta anche l'automatico riconoscimento dei vari diritti e doveri previsti, anche a livello fiscale.

SOLUZIONE

Nel caso proposto, è quindi possibile che uno dei due soggetti sia considerato fiscalmente a carico dell'altro. Quindi ne consegue che anche le spese possono essere beneficiate da un'unico soggetto.

CONCLUSIONI

Tutto ciò premesso, si ritiene che:
- l'unito civilmente che non possiede redditi può essere considerato a carico dalla data di sottoscrizione del contratto di unione civile
- la detrazione del 50% può essere attribuita interamente al soggetto unito civilmente possessore di redditi, però deve far annotare nella fattura che la spesa è stata sostenuta interamente a suo carico, seppure l'unito civilmente a carico sia cointestatario del conto corrente
- produrrà effetto anche negli anni a venire; nel caso negli anni successivi perda la qualifica di "coniuge a carico" non potrà far valere la detrazione di tale spesa in quanto ormai interamente attribuita all'altro unito civilmente.

mercoledì 7 giugno 2017

Ristrutturazioni: coniuge non proprietario

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Solitamente le detrazioni di ristrutturazione vengono trasferite in caso di cessione dell'immobile. Vediamo un caso particolare dove questo non avviene.

CASO

Un immobile, di proprietà del solo coniuge, viene ristrutturato e le spese vengono sostenute dal coniuge convivente, il quale beneficia della detrazione. Nell'eventualità in cui il proprietario vendesse l'immobile, il coniuge convivente può continuare a detrarle?

NORMATIVA

La detrazione del 50% dei lavori di ristrutturazione spettano anche ai familiari conviventi, in quanto detentori del fabbricato medesimo. Per poterne beneficiare, è necessario che:
- sussista la situazione di convivenza fin dal momento di inizio lavori
- le spese risultino effettivamente a carico del familiare (fatture e bonifico da conto a lui intestato).

SOLUZIONE

Quindi può continuare a detrarre la spesa. Infatti non comporta la perdita del diritto alla detrazione, proprio in quanto il diritto era stato acquisito come convivente.

martedì 6 giugno 2017

Bonus mobili: solo per lavori interni

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Per beneficiare del bonus mobili è necessario che sia "collegato" a dei lavori di ristrutturazione. Vediamo un caso concreto che affronta il problema se tali lavori devono essere esclusivamente quelli interni all'abitazione, oppure se è possibile beneficiarne anche su lavori esterni.

CASO

Iniziati e conclusi nel 2016 lavori di rifacimento degli intonaci esterni, fruendo della detrazione del 50%.
Nel 2017 è possibili beneficiare anche del bonus mobili?

NORMATIVA

Il bonus mobili viene riconosciuto ai soggetti che sull'abitazione da arredare, hanno avviato interventi, agevolati con il "bonus edilizia" del 50% a decorrere dal 1° gennaio 2016, escludendo quelli iniziati antecedentemente.

SOLUZIONE

La risposta è comunque negativa, in quanto per fruire del bonus mobili è necessario che vengano sostenute spese per interventi di manutenzione straordinaria eseguiti all'interno della singola unità immobiliare che si va arredare.

lunedì 5 giugno 2017

Ristrutturazioni: lavori in economia

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Nelle ristrutturazioni è possibile detrarre le spese anche se faccio i lavori per conto proprio, ovvero i cosiddetti "lavori in economia". Vediamo un caso per capire cosa e come detrarre le spese di tali ristrutturazioni.

CASO

Sono stati fatti lavori di ristrutturazione straordinaria in autonomia; possibile beneficiare della detrazione del 50%?

NORMATIVA

Se i lavori sono eseguiti in economia (direttamente dal proprietario), le spese detraibili sono solo quelle per l'acquisto dei materiali, a condizione che tali spese siano pagate con bonifico bancario o postale.

CONCLUSIONE

Quindi la detrazione spetta solo sui materiali acquistati. In contribuente deve comunque predisporre e conservare la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà in cui sia indicata la data di inizio dei lavori e attestata la circostanza che gli interventi rientrano tra quelli agevolabili.

giovedì 1 giugno 2017

Spese istruzione: tutte le voci detraibili - parte 2

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Dopo aver visto le spese detraibili riguardanti le spese scolastiche, vediamo quali sono le spese che sono detraibili riguardanti l'università.


PREMESSA

Prima di vedere il dettaglio delle spese, vi rimandiamo innanzitutto all'articolo riguardo ai limiti riguardanti tale tipologia di spesa (v. detrazione spese universitarie).


SPESE UNIVERSITARIE DETRAIBILI

- test di ammissione: anche se non è stata eseguita un'immatricolazione
- tasse di iscrizione: al netto dei rimborsi
- scuole di specializzazione post universitaria
- corso di formazione avanzata
- dottorato
- master: a patto che siano assimilabili a corsi universitari o specializzazione
- corso di specializzazione: finalizzate all'inserimento del corpo docente
- università straniere
- laurea in teologia presso università Pontificie
- università telematiche
- ricongiunzione di carriera
- iscrizione all'appello di laurea e rilascio della pergamena
- frequenza corsi singoli finalizzati o meno all'ammissione a un corso di laurea magistrale
- trasferimenti di ateneo
- passaggi di corso.

SPESE UNIVERSITARIE NON DETRAIBILI

- rilascio di certificati
- more e sanzioni
- duplicato libretto.