mercoledì 31 luglio 2019

Novità del decreto Crescita


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Nell'articolo di oggi diamo un veloce elenco delle novità più importanti del decreto crescita

SUPER AMMORTAMENTO 2019

Riconosciuto un costo maggiorato del 30% sui beni strumentali nuovi, ad esclusione dei mezzi di trasporto, acquistati entro il 31/12/19 e pagati almeno il 20% entro tale data e saldato entro il 30/06/2020.

DEDUCIBILITA' IMU IMMOBILI STRUMENTALI

La deduzione Imu sui beni immobili strumentali è la seguente:
- 50% nel 2018;
- 60% nel 2019 e 2020;
- 70% nel 2021;
- 100% nel 2022.

COMUNICAZIONE PROROGA CEDOLARE SECCA

Soppressa la sanzione prevista in caso di mancata comunicazione della proroga o risoluzione del contratto di locazione per il quale è stata esercitata l'opzione per l'applicazione della cedolare secca.

TERMINE EMISSIONE FATTURA ELETTRONICA

Come anticipato, la fattura potrà essere emessa entro 12 giorni dall'effettuazione dell'operazione.

RAVVEDIMENTO OPEROSO FRAZIONATO

Si potrà effettuare il ravvedimento operoso con versamenti frazionati solo per i tributi amministrati dall'Agenzia delle Entrate.

martedì 23 luglio 2019

Corrispettivi telematici: escluso il commercio elettronico

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Dal 1° gennaio 2020 ci sarà l'obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri (dal 1° luglio 2019 per coloro che hanno un volume d'affari superiore a 400.000 euro).

CORRISPETTIVI COMMERCIO ELETTRONICO

Se l'operazione di vendita si configura come commercio elettronico indiretto, in quanto la transazione commerciale avviene online, la stessa è assimilabile alle vendite per corrispondenza cui si applica l'esonero da qualunque obbligo di certificazione, salvo l'obbligo di emissione della fattura se richiesta dal cliente.

RISPOSTA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE

Considerando questo, il 19 giugno 2019, l'Agenzia delle Entrate ha confermato che i corrispettivi derivanti dal commercio elettronico sono esonerati dall'obbligo di invio telematico dei corrispettivi.

lunedì 1 luglio 2019

Proroga tasse: anche minimi e forfettari

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Nell'articolo di oggi riportiamo il comunicato dell'Agenzia delle entrate che conferma la proroga anche per i minimi e i forfettari.

Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) Rientrano nella proroga dei versamenti al 30 settembre 2019 anche i soggetti ammessi a regimi forfetari o di vantaggio 

C’è tempo fino al 30 settembre 2019 per i versamenti annuali ai fini delle imposte dirette, IRAP ed IVA dovuti dai soggetti per i quali sono stati approvati gli ISA, compresi i soggetti ai quali si applica il regime forfetario, il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità e per coloro che determinano il reddito con altre tipologie di criteri forfetari. Questo il chiarimento contenuto nella risoluzione n. 64/E dell’Agenzia delle Entrate pubblicata oggi tenuto conto delle novità introdotte dall’articolo 12-quinquies del Dl n. 34/2019 (Dl crescita). 

Chi è soggetto alla proroga – Sono interessati dalla proroga dei termini dei versamenti i soggetti che svolgono le attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA quando, contestualmente:  esercitano, in forma di impresa o di lavoro autonomo, tali attività,  dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun ISA, dal relativo decreto ministeriale di approvazione. Ciò a prescindere dalla effettiva applicazione degli ISA. Rientrano, quindi, nella proroga anche i forfetari, chi applica il regime di vantaggio, chi determina il reddito con altre tipologie di criteri forfetari e chi dichiara altre cause di esclusione dagli ISA. 

Termini di versamento - I termini dei versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, Irap e Iva che scadono dal 30 giugno al 30 settembre 2019 sono posticipati al 30 settembre 2019.

Contribuente "minimo" a carico

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Nell'articolo di oggi affrontiamo un caso riguardante la possibilità di avere un familiare "minimo" sempre a carico.


CASO


Mio figlio è contribuente minimo e ha dichiarato ricavi inferiori a 2.840,51 euro. Può essere ritenuto a carico? Eventualmente quali spese posso portare in detrazione?


NORMATIVA


Poiché il contribuente è titolare esclusivamente di un reddito conseguito in regime cosiddetto di vantaggio non superiore a 2.840,51 euro, può qualificarsi fiscalmente a carico dei genitori.

CONCLUSIONE

Pertanto potranno pertanto detrarre/dedurre le spese sostenute in suo favore; a tal fine occorre tuttavia che l'onere economico delle stesse sia rimasto a loro carico. Inoltre, i contributi previdenziali obbligatori potranno essere dedotti dai genitori (quadro LM del modello Redditi persone fisiche) per la parte che non trova capienza nel reddito conseguito dal figlio nel regime di vantaggio.

venerdì 21 giugno 2019

Coniugi separati: quali detrazioni?

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Nell'articolo di oggi vediamo quali sono le spese che può portare in detrazione il coniuge separato.

CASO

Sono un genitore separato. Ho acquistato con il mutuo la casa dove abita la ex moglie e la figlia. Pago l'assegno mensile per la retta di mia figlia. La ex moglie lavora a tempo indeterminato. Cosa posso detrarre?

DETRAZIONE SPESE FIGLIA

Non assumono alcuna rilevanza fiscale come onere gli assegni di mantenimento versati a favore dei figli.
Sono invece detraibili/deducibili tutte le altre spese della figlia, come spese scolastiche, palestra, farmaci...
Le detrazioni per i figli a carico restano a favore del genitore affidatario o al 50% di entrami i genitori in caso di affidamento congiunto o condiviso.

INTERESSI DEL MUTUO

Riguardo gli interessi del mutuo, è ammessa la loro detrazione in quanto riferiti all'abitazione principale (figlia o anche il coniuge separato fintanto che non sopraggiunga il divorzio). Tuttavia, il genitore interessato non dovrà sostenere in relazione alla propria abitazione principale ulteriori oneri, poiché in tale caso la detrazione sarà circoscritta esclusivamente a questi ultimi.

martedì 11 giugno 2019

Tasse universitarie rimborsate

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Nell'articolo di oggi vediamo quanto è possibile detrarre in caso di tasse universitarie che sono state rimborsate successivamente.

CASO

Lo scorso anno ho pagato le tasse universitarie che mi sono state parzialmente rimborsate con la presentazione dell'Isee. Il rimborso l'ho ricevuto a Gennaio. Cosa devo inserire in dichiarazione?

NORMATIVA

In caso di rimborsi, due sono le soluzioni:
- indicare l'ammontare della spesa già al netto dell'avvenuto rimborso, oppure
- indicarvi l'intero importo versato.

CONCLUSIONE

Nel caso si indichi l'intero importo pagato, nella dichiarazione dell'anno successivo il rimborso sarà assoggettato a tassazione separata. Tale rimborso sarà da indicare nel rigo D7 del 730 o RM8 del modello redditi.

martedì 4 giugno 2019

Lavori su parti comuni

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Nell'articolo di oggi vediamo quale regola viene prevista per la quota detraibile sulle spese di lavori di ristrutturazioni su parti comuni di una palazzina.

CASO

In una palazzina di tre piani, possiedo 1/3 del pianterreno, 100% del primo piano, 50% del secondo. Sostengo tutte le spese delle parti comuni. Posso detrarre tutte le spese?

NORMATIVA

La detrazione per gli interventi sulle parti comuni compete al comproprietario solo nei limiti della propria quota di proprietà.

CONCLUSIONE

Quindi, anche se uno si accolla l'intera spesa, il limite massimo detraibile è quello derivante dalla tabella millesimale.

giovedì 30 maggio 2019

Sostituzione grate: quali sgravi?

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Nell'articolo di oggi vediamo quali sono i benefici che si possono ottenere in caso di sostituzione delle grate attraverso un caso.

CASO

Stiamo sostituendo le grate in ferro a finestre e finestroni in un'unità abitativa; è considerata manutenzione straordinaria e, quindi, si può accedere al bonus mobili ed elettrodomestici? Occorre fare la comunicazione all'Enea?

NORMATIVA

L'installazione o sostituzione delle inferriate è considerato intervento di manutenzione straordinaria che, se fruisce della detrazione del 50% per ristrutturazione, consente l'accesso al bonus mobili. Non trattandosi di intervento di risparmio energetico, non è necessaria la comunicazione all'Enea.
Nota: il bonus mobili da diritto alla detrazione del 50% fino a 10mila euro di spesa, sempre che i lavori non siano iniziati prima del 1° gennaio 2018.

CONCLUSIONE

Quindi la sostituzione delle grate mi permette di beneficiare della detrazione delle ristrutturazioni senza dover mandare la comunicazione all'Enea.
Non solo, tali interventi sono agevolati a prescindere dal fatto che siano di manutenzione straordinaria, ma anche come interventi diretti a prevenire il compimento di atti illeciti da parte di terzi.

martedì 21 maggio 2019

Compensi sportivi: regime fiscale

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Nell'articolo di oggi vediamo come vengono tassati i compensi per i collaboratori e istruttori che operano nel mondo dello sport.

NORMATIVA

Tali compensi vengono disciplinati dagli artt. 67.1 lett. m) e 69.2 DPR 917/1986. Tali compensi erogati da parte di associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte al CONI sono considerati redditi diversi.

TRATTAMENTO FISCALE

E' previsto che:
- sono considerati esenti e non concorrono alla formazione del reddito imponibile fino a 10.000 euro (7.500 fino al 31/12/2017)
- sono soggetti a ritenuta a titolo d'imposta del 23% per gli ulteriori 20.658,28 euro (oltre alle addizionali)
- la parte eccedente 30.658,28 euro sono soggetti a ritenuta a titolo d'acconto del 23% (oltre alle addizionali).

CONSIDERAZIONI FINALI

1) la parte dell'imponibile assoggettata a ritenuta a titolo d'imposta concorre alla formazione del reddito complessivo ai soli fini della determinazione delle aliquote per scaglioni.
2) le somme percepite, ancorché esenti, devono essere incluse tra i redditi che concorrono al calcolo dell'ISEE.

venerdì 17 maggio 2019

Detrazioni: caso separazione

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Nell'articolo di oggi vediamo un caso che tocca più aspetti riguardanti le spese che si possono detrarre in una separazione.

CASO

Ho due figli minori e sono separato.
1) Lavorando solo io, posso ancora considerare l'ex moglie a carico?
Verso una somma mensile di 900 euro, composti da 100 di mantenimento del coniuge, 600 per il mantenimento dei figli, 200 per contributo per l'affitto del locale dove abitano 
2) Posso detrarre oltre al mantenimento della moglie, anche il contributo di affitto?
Le spese straordinarie per i figli sono a carico mio.
3) Posso detrarre al 100% le spese per i figli a carico?

RISPOSTA 1

Finché non interviene la sentenza di divorzio, può essere fiscalmente a carico, ma come "altro familiare". Le condizioni sono: o la convivenza o che percepisca assegni alimentari.

RISPOSTA 2

Sono deducibili le somme corrisposte per il pagamento del canone di locazione e delle spese condominiali dell'alloggio del coniuge separato che sono disposti dal giudice; tuttavia, qualora l'immobile risulti a disposizione anche dei figli, la deduzione è limitata alla metà dell'importo sborsato.

RISPOSTA 3

Sebbene manchi un accorto fra i genitori, quello che sostiene le spese per i figli potrà conseguire per intero la relativa detrazione/deduzione.

venerdì 10 maggio 2019

Detrazione trasporto pubblico

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L'abbonamento ai servizi di trasporto pubblico torna ad essere un onere detraibile al 19% da inserire nel modello 730/2019.

QUALI SPESE

La detrazione spetta per le spese sostenute per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.

LIMITI

I beneficiari sono i soggetti che si servono del servizio di trasporto pubblico e spetta per le spese sostenute sia per i familiari fiscalmente a carico sia per i contribuenti stessi, per un importo complessivo non superiore a 250 euro.


QUALE ABBONAMENTO

Per "abbonamento" deve intendersi quale "titolo di trasporto che consenta al titolare autorizzato di poter effettuare un numero illimitato di viaggi, per più giorni, su un determinato percorso o sull'intera rete, in un periodo di tempo specificato".

martedì 30 aprile 2019

Frigorifero: comunicazione Enea

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Nell'articolo di oggi vediamo un caso riguardante la detrazione relativa all'acquisto di un elettrodomestico e la relativa comunicazione all'Enea.


CASO


Eseguiti lavori di ristrutturazione nel 2017 e acquistato nel 2018 un frigorifero A++; è necessario fare la comunicazione all'Enea?

NORMATIVA

La comunicazione all'Enea va effettuata in quanto l'acquisto del frigorifero è stato effettuato nel 2018, anche se l'intervento edile cui è connesso era già ultimato al 31/12/17. Infatti, come riportato dalla guida dell'Enea, la comunicazione è necessaria anche per la detrazione per l'acquisto di elettrodomestici che fruiscono del bonus mobili in quanto collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio.

CONCLUSIONE

Quindi è necessaria la comunicazione (per gli acquisti del 2018 andava fatta entro il 1° aprile scorso).
Tuttavia, a differenza di quanto previsto per l'ecobonus, in caso di omessa o tardiva comunicazione non si perde il diritto alla detrazione "atteso che non è prevista alcuna sanzione nel caso si provveda a tale adempimento" (circolare 46/E dell'A.E. del 18 aprile 2019).

martedì 9 aprile 2019

Porta blindata: la comunicazione Enea

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In questo articolo vediamo un caso particolare riguardante l'installazione o sostituzione di una porta blindata.

CASO

Sto sostituendo la porta blindata d'ingresso al mio appartamento. E' necessario sempre fare la comunicazione all'Enea?

NORMATIVA

L'installazione o sostituzione della porta blindata fruisce della detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie
- sia come manutenzione straordinaria
- sia come intervento idoneo a prevenire atti illeciti da terzi.
La comunicazione all'Enea è obbligatoria per la trasmissione dei dati che riguardano gli interventi di ristrutturazione che incidono sul risparmio energetico.

CONCLUSIONE

Anche se le caratteristiche sono idonee a conseguire un risparmio energetico, se la detrazione viene richiesta come intervento di sicurezza, la comunicazione all'Enea non è necessaria.

martedì 2 aprile 2019

Sostituzione caldaia: sconto del 50%

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Oggi rivediamo la detrazione del 50% riguardo al cambio della caldaia attraverso un caso.

CASO

Devo sostituire una caldaia tradizionale e usufruire della detrazione del 50%. E' soggetto alla comunicazione di inizio lavori al Comune? La detrazione spetta anche nel caso di sostituzione di una caldaia a condensazione oppure con altre caldaie di qualsiasi fascia?

NORMATIVA

La sostituzione della caldaia con altra (anche non a condensazione) oltre a essere un intervento idoneo a conseguire l'agevolazione per risparmio energetico è comunque un intervento di manutenzione straordinaria che fruisce della detrazione del 50%.
In genere per la sostituzione della caldaia non è necessaria una comunicazione d'inizio lavori asseverata.

CONCLUSIONE

Anche se si tratta di detrazioni per ristrutturazioni, occorre inviare la prescritta comunicazione all'Enea (utilizzando il sito bonuscasa2019.enea.it che è destinato alla trasmissione dei dati inerenti gli interventi di ristrutturazione che incidono sul risparmio energetico, la cui fine lavori cade nell'anno solare 2019).
Inoltre occorre verificare se per tale intervento il regolamento edilizio comunale prevede una Cila oppure non richieda nessuna comunicazione.

venerdì 22 marzo 2019

Corrispettivi elettronici

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Oggi introduciamo un'altra novità del 2019, ovvero l'introduzione dei corrispettivi elettronici.


QUANDO


Dal 1° luglio 2019 entra in vigore l'obbligo di inviare telematicamente i corrispettivi all'Agenzia delle Entrate tramite un apposito registratore telematico.
Il Ddl fiscale 2019 ha previsto una partenza diversa a seconda del volume d'affari:
- contribuenti con ricavi sopra 400mila euro: l'obbligo dei corrispettivi elettronici partirà dal 1° luglio 2019
- contribuenti con ricavi sotto 400mila euro: l'obbligo corrispettivi partirà da gennaio 2020.

COSA SONO

I corrispettivi elettronici sono una nuova procedura telematica che consente a tutti coloro che lavorano con i clienti finali di poter dire addio agli scontrini e ricevute fiscali, inviando i dati degli incassi giornalieri. Infatti si procede ad una memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all'Agenzia delle Entrate di dati dei corrispettivi giornalieri rilevanti ai fini Iva, trasformando i vecchi scontrini e ricevute nel cd. scontrino elettronico.

COME

Pertanto, la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi deve essere effettuata medianti strumenti tecnologici tali da garantire loro l'inalterabilità e la sicurezza dei dati, compresi gli strumenti che consentono i pagamenti con carte elettroniche.

martedì 19 marzo 2019

E-fattura immediata sostituisce i corrispettivi

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Oggi analizziamo un caso riguardante la fattura elettronica e l'invio dei corrispettivi elettronici.

CASO

L'azienda effettua pulizia caldaie emettendo fattura elettronica ai titolari di partita Iva e ricevute fiscali per i privati. Dal 1° di luglio 2019 potrò emettere fattura elettronica ai privati evitando l'acquisto del registratore di cassa?

NORMATIVA

Dal 1° luglio 2019 entra in vigore l'obbligo di inviare telematicamente i corrispettivi all'Agenzia delle Entrate, tramite un apposito registratore telematico. Il Ddl 2019 ha previsto una partenza a seconda del volume d'affari:
- contribuenti con ricavi sopra 400 mila euro: dal 1° luglio 2019
- contribuenti con ricavi sotto 400 mila euro: da gennaio 2020.

SOLUZIONE

La soluzione indicata nel quesito è praticabile; infatti, la fattura elettronica immediata, da inviare entro 10 giorni dall'effettuazione dell'operazione, può sostituire la trasmissione telematica dei corrispettivi.
Non solo: è possibile che emetta ricevuta fiscale al termine della pulizia e, successivamente, emettere fattura elettronica (in questo caso la ricevuta assume rilevanza solo commerciale e non fiscale).

venerdì 8 marzo 2019

Fattura elettronica: copia accompagnatoria

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Oggi vediamo un caso riguardante il caso di emissione di fatture accompagnatorie.

CASO

Se voglio continuare ad emettere al momento dell'invio dei beni una fattura accompagnatoria, si può emettere una copia analogica indicando che la fattura elettronica è stata inviata al Sdi?

NORMATIVA

Dal 1° gennaio 2019 la fattura cosiddetta "accompagnatoria" può essere solo elettronica.

SOLUZIONE

Resta la possibilità, in ipotesi di fatturazione "differita", di far accompagnare i beni dal documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti tra i quali è effettuata l'operazione.

martedì 26 febbraio 2019

E-Fattura carburante: la targa

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Oggi parliamo della fattura elettronica dei distributori di carburante: cosa è obbligatorio indicare? Non è più obbligatorio inserire la targa del veicolo?

INDICAZIONE FACOLTATIVA

Come chiarito dalla circolare 8/E del 30 aprile 2018, non viene più considerato tra gli elementi da indicare obbligatoriamente la targa o altro estremo identificativo del veicolo, come invece previsto per la cosiddetta "scheda carburante".

INSERIMENTO TARGA

E' comunque possibile far inserire tale elemento (laddove utile ai fini di altre imposte) nel campo "Altri dati gestionali".

NECESSARIA FATTURA

Da precisare un fatto: dal 1° gennaio 2019 è necessaria comunque la fattura elettronica per poter scaricare le spese dell'acquisto carburante, anche nel caso il pagamento sia avvenuto con uno strumento tracciabile.

lunedì 18 febbraio 2019

Fattura elettronica: detraibilità gennaio

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Oggi vediamo di approfondire ulteriormente la detraibilità Iva delle fatture elettroniche.


FATTURE EMESSE

Entrano nel calcolo tutte le fatture trasmesse al Sdi entro lunedì 18 febbraio. Sono comprese quelle oggetto di un precedente invio e che, pur essendo state scartate, sono ritrasmesse al sistema entro 5 giorni seguendo una delle modalità individuate dalla circolare 13/E/2018.
Quando l'invio è effettuato a ridosso dell'ultimo giorno utile, potrebbe accadere che lo scarto sia comunicato oltre la data per la liquidazione e, quindi, la trasmissione fatta dopo la scadenza della liquidazione. In questi casi occorre comunque tenere conto dell'imposta dovuta.
In assenza d'indicazioni contrarie, il termine del 18 febbraio deve valere anche per le fatture differite, la cui emissione può avvenire, al più tardi, entro il 15 del mese successivo a quello d'effettuazione delle operazioni.


FATTURE RICEVUTE

Se l'operatore riceve una fattura elettronica emessa nel 2019 entro il 15 febbraio, potrà esercitare il diritto alla detrazione della relativa imposta nella liquidazione del 18, sempre che abbia provveduto alla registrazione del documento entro lo stesso termine del 15 febbraio.

mercoledì 13 febbraio 2019

Fattura elettronica: imposta di bollo

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Il D.M. 28.12.2018 ha disciplinato le modalità operative per l'assolvimento dell'imposta di "bollo virtuale" relativa alle fatture elettroniche.

TERMINI

L'imposta di bollo relativa elle fatture elettroniche emesse in ciascun trimestre solare dovrà essere versata entro il 20 del primo mese successivo.

MODALITA' DI PAGAMENTO

Al termine di ogni trimestre, l'Agenzia delle Entrate renderà noto, riportando l'informazione all'interno dell'area riservata del soggetto passivo Iva presente sul sito dell'Agenzia delle Entrate, l'ammontare dovuto sulla base dei dati presenti nelle fatture elettroniche inviate attraverso il Sdi.
Il pagamento dell'imposta di bollo potrà essere effettuato attraverso il servizio disponibile sempre nell'area riservata, con due modalità:
- addebito sul conto corrente bancario
- modello F24 predisposto dall'Agenzia delle Entrate.

COMPILAZIONE FATTURA

Le fatture elettroniche per le quali è obbligatorio il pagamento dell'imposta di bollo devono riportare una specifica annotazione di assolvimento dell'imposta ai sensi del D.M. 17.06.2014. E' stato introdotto a tal fine un apposito campo, da selezionarsi a cura del soggetto emittente la fattura, destinato ad indicare che trattasi di fattura che sconta imposta di bollo.

giovedì 7 febbraio 2019

Fattura elettronica: termini di invio

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Nell'articolo di oggi vediamo di dare un quadro chiaro relativo alle tempistiche della fatturazione elettronica.

TRASMISSIONE

La fattura di norma va trasmessa entro le ore 24 del giorno di effettuazione dell'operazione (salvo i casi di fattura differita, che può essere emessa entro il giorno 15 del mese successivo).

PERIODO DI TRANSIZIONE

Fino al 30 giugno è possibile trasmettere la fattura entro il termine per la liquidazione periodica dell'Iva, per facilitare a tutti nella fase iniziale di avvio e con una sanzione ridotta dell'80% nel caso che ciò avvenga entro il termine per la liquidazione periodica dell'Iva successiva.
Nota: l'Agenzia delle entrate ha chiarito a Telefisco che la moratoria delle sanzioni non riguarda l'omesso versamento Iva, che sarà punito per intero.

A REGIME

Da luglio 2019 entreranno in vigore le norme del decreto fiscale 119/2018 secondo cui la fattura può essere emessa entro 10 giorni dal momento dell'operazione.

CORREZIONE IN CASO DI SCARTO

La fattura si considera regolarmente emessa se supera con successo i controlli dello Sdi. Lo Sdi ha tempo 5 giorni per i controlli. In caso di scarto l'emittente ha 5 giorni effettivi (non lavorativi!) per riemettere la stessa fattura corretta dell'errore.

lunedì 21 gennaio 2019

Fattura elettronica a cliente "estero"

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Oggi approfondiamo un caso particolare riguardante la fatturazione elettronica emessa nei confronti di un cliente "estero".

OBBLIGO DI E-FATTURA

L'obbligo di fattura elettronica riguarda solo i soggetti passivi Iva residenti ovvero stabiliti in Italia; quindi le operazioni tra soggetti diversi (comunitari ed extracomunitari) non rientrano nell'obbligo di fatturazione elettronica. In questi casi, comunque, è necessario inviare i dati di tali fatture all'Agenzia delle Entrate attraverso l'esterometro.

EMMISSIONE E-FATTURA

Per evitare quest'ultimo adempimento, posso comunque emettere fattura elettronica valorizzando il "Codice destinatario" con XXXXXXX (7 volte X).

SOGGETTI NON RESIDENTI

Conclusione, i soggetti passivi meramente identificati ai fini Iva in Italia e non stabiliti nel Paese, non sono obbligati all'emissione della fattura elettronica. Tuttavia possono essere destinatari di fatture elettroniche semprechè sia assicurata a loro la possibilità di ottenere copia cartacea della fattura qualora ne facciano richiesta. 
NOTA BENE: Non c'è obbligo a meno che non siano stabiliti ai fini Iva in Italia (es. soggetto Ue con stabile organizzazione in Italia e l'acquisto sia effettuato direttamente dall'organizzazione italiana).

martedì 15 gennaio 2019

Fattura elettronica: emissione differita

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Oggi vediamo qual è il termine di emissione della fattura elettronica attraverso un caso.

CASO

Se predispongo una fattura elettronica con una specifica data, e per un disguido tecnico questa viene spedita dopo due giorni, ricorro in sanzioni?

NORMATIVA

La fattura elettronica, a decorrere dal 1° luglio 2018, potrà essere emessa non più nella giornata stessa in cui si verifica il presupposto di esigibilità dell'Iva, ma "entro dieci giorni dall'effettuazione dell'operazione".

CONCLUSIONE

Quindi, nel caso prospettato, non ci saranno sanzioni. Inoltre per l'emissione tardiva, sempre che tale adempimento venga effettuato entro i termini previsti per la liquidazione periodica Iva per il solo primo semestre 2019 l'inapplicabilità delle citate sanzioni.

lunedì 7 gennaio 2019

Fattura elettronica ad agricoltore esonerato

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Nell'articolo di oggi vediamo un caso riguardante la fattura elettronica in caso di acquisto da un agricoltore esonerato.

CASO

La nostra ditta è tenuta ad emettere autofattura in presenza di acquisti da produttori agricoli ex articolo 34, comma 6, del Dpr 633/72, esonerati da tutti gli obblighi Iva, compresa l'emissione della fattura, che ricade, appunto, sull'acquirente Quale procedura bisogna seguire dal 1° gennaio 2019?

PROCEDURA

La ditta acquirente emetterà entro 24 ore dalla consegna dei prodotti agricoli autofattura in formato Xml, utilizzando il sistema di interscambio (Sdi). Quest'ultimo recapiterà la fattura elettronica, mettendola a disposizione nell'"area riservata" di Fisconline e l'emittente dovrà comunicare questa circostanza all'agricoltore esonerato.
L'emittente è anche obbligato (v. guida dell'Agenzia dell'Entrate del 25/09/18) a consegnare all'agricoltore esonerato una copia cartacea di tale fattura o a inviarla per email.
La fattura, da annotare nel registro degli acquisti(non assumendo l'acquirente la figura di debitore di imposta), dovrà avere nel campo "Codice destinatario" il codice convenzionale a sette zeri e vedrà indicata la partita Iva nell'elemento "Id fiscale Iva", in quanto elemento obbligatorio.

mercoledì 2 gennaio 2019

Fattura elettronica differita: documentazione

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In questo articolo parliamo dei documenti da conservare in caso di fattura elettronica differita.

REGOLA BASE

La fattura differita dovrà essere emessa entro il 15 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni; in questo caso deve indicare le operazioni stesse.

CASO: CESSIONI DI BENI

Nel caso delle cessioni di beni, l'adempimento è soddisfatto indicando i riferimenti dei DDT. La fattura può contenere anche solo l'indicazione della data e del numero del DDT.
Nota: la fattura differita può essere emessa anche dagli esercenti le attività di commercio al dettaglio; in questo caso la documentazione idonea è costituita dal rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale al momento dell'effettuazione dell'operazione.
I documenti di trasporto, lo scontrino e la ricevuta fiscale possono essere rilasciati/emessi in formato cartaceo. Non sussiste alcun obbligo di allegare i predetti documenti (e, quindi, possono essere conservati in formato cartaceo).

CASO: PRESTAZIONI DI SERVIZI

Le medesime considerazioni valgono per l'emissione delle fatture differite aventi ad oggetto prestazioni di servizi (anche professionali).
La documentazione per poter individuare la prestazione eseguita: documento attestante l'avvenuto incasso, contratto, nota di consegna dei lavori, lettera d'incarico o relazione professionale (per le prestazioni professionali, anche la fattura pro forma).
Può essere allegata alla fattura elettronica, ma non è obbligatorio. Sarà sufficiente la conservazione, anche cartacea, in modo da dimostrare in sede di accesso, ispezione e verifica, la legittimità dell'emissione della fattura differita.