martedì 30 ottobre 2018

Fattura elettronica e Sistema Ts

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Iniziamo oggi a riportare varie risposte a vari quesiti riguardanti la fatturazione elettronica.

CASO

Dal 2017 gli ottici sono tenuti a inviare al Sistema Tessera Sanitaria i dati delle fatture emesse nei confronti di privati. Cosa accade invece con l'introduzione dell'obbligo di fattura elettronica? Oltre che una duplicazione di adempimento, non si tratta anche di duplicazione delle informazioni che arrivano all'Agenzia delle Entrate?

NORMATIVA

La comunicazione dei dati al sistema Ts assolve la funzione di fornire all'Agenzia i dati per predisporre il 730 precompilato.
Considerato il diverso obiettivo di ciascun adempimento, il cedente/prestatore sarebbe obbligato sia a emettere la fattura elettronica, sia a inviare i dati delle fatture emesse nei confronti dei privati al sistema Ts.

CONCLUSIONE

E' ragionevole attendersi, che venga trovata una soluzione per evitare duplicazioni di adempimenti, tramite un raccordo con il sistema Ts, che è gestito dal Mef e non dall'Agenzia.

venerdì 26 ottobre 2018

Fattura elettronica: conservazione e sanzioni

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Nell'articolo di oggi vediamo cosa viene previsto per quanto riguarda la conservazione e le sanzioni previste per le fatturazione elettronica.

CONSERVAZIONE

La formazione, emissione e trasmissione non sono sufficienti a garantire il rispetto dell'intera normativa. Ogni documento deve essere oggetto di una conservazione. E' importante capire che la semplice archiviazione in una cartella del PC non è sufficiente.
Al fine di adempiere agli obblighi di conservazione, è possibile utilizzare il servizio gratuito messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate, oppure l'utilizzo di appositi programmi (solitamente integrati in quelli che provvedono all'emissione e spedizione dei documenti).

SANZIONI

La fattura tra soggetti residenti che non sia stata emessa in formato elettronico, dalla data di decorrenza di tale obbligo, si intende non emessa.
Si rendono applicabili le sanzioni che variano dal 90% al 180% dell'imposta relativa all'imponibile non correttamente documentato e si applicano in misura fissa, da 250 a 2.000 euro, nel caso in cui la violazione non incida sulla corretta liquidazione.

CONSIDERAZIONI
Negli articoli scritti finora sulla fatturazione elettronica hanno avuto il solo scopo di fare un quadro generale di questa novità che coinvolgerà tanti imprenditori dal 2019. Prossimamente andrò più nel dettaglio con vari casi pratici.

lunedì 22 ottobre 2018

Fattura elettronica: recapito e ricezione

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Oggi continuiamo a parlare di fattura elettronica: vediamo cosa viene previsto in merito al recapito e alla ricezione.

RECAPITO

A seguito del buon esito dei controlli, il SdI recapita la fattura al soggetto destinatario in uno dei seguenti modi:
- PEC
- tramite specifici software.
E' caldamente consigliato l'indicazione nella propria area riservata dell'agenzia delle entrate (previa registrazione) della modalità con la quale si intendono ricevere le fatture elettroniche, associandole ad una specifica PEC oppure al codice destinatario associato al programma che si va utilizzando.

RICEZIONE

La data di ricezione, e quindi data dalla quale si può detrarre l'Iva, viene determinata sulla base delle modalità utilizzate per il recapito della fattura, ovvero:
- se ricevuta per PEC, dalla ricevuta di avvenuta consegna
- se ricevuta da uno specifico software, dalla data attestata dalla ricevuta di consegna telematica
- se ricevuta sul sito dell'Agenzia delle Entrate, dalla data in cui il destinatario prende visione del documento.
Esempio: acquisto in data 28/9, fattura datata 28/9 ma ricevuta il 2/10. La detrazione dell'Iva potrà essere effettuata soltanto a decorrere dal mese di ottobre.

venerdì 19 ottobre 2018

Fattura elettronica: procedimento e trasmissione

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Oggi continuiamo a vedere cosa viene previsto riguardo alla novità che ci sarà nel 2019 riguardo alla fatturazione elettronica.


PROCEDIMENTO

Il processo di fatturazione elettronica si articola nelle seguenti fasi:
- creazione documento in formato XML
- trasmissione al "Sistema di Interscambio" (SdI), che è un canale telematico gestito dall'Agenzia delle Entrate
- controllo del file dal SdI.
A questo punto possiamo avere due casi:
- in caso di esito negativo, il SdI invia una ricevuta di scarto entro 5 giorni dall'invio, con la conseguenza che la fattura (o fatture) si considerino non emesse e debbano essere nuovamente spedite;
- in caso di esito positivo, il SdI invia ricevuta di recapito del documento al destinatario.
Ultima fase è la conservazione del documento XML.


TRASMISSIONE

Il soggetto emittente può trasmettere la fattura elettronica essenzialmente secondo due modalità:
- utilizzando i servizi messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate (previa registrazione)
- utilizzando specifici software (personalmente, all'interno del nostro studio, metteremo a disposizione software che potranno gestire tutto il procedimento di fatturazione; nel caso foste interessati, contattaci).

martedì 16 ottobre 2018

Fattura elettronica: nozione, formato e ambito

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Il prossimo 01/01/2019 decorrerà l'obbligo di emissione della fattura in formato elettronico con riferimento alla generalità delle operazioni poste in essere dai titolari di partita iva; ciò comporterà che ogni fattura dovrà essere emessa secondo formato e con una specifica procedura, così come la ricezione dovrà seguire un preciso percorso.

NOZIONE E FORMATO

Art. 21.1 DPR 633/72: viene definita elettronica la fattura che sia stata emessa in qualsiasi formato elettronico che renda il documento inalterabile, cioè se viene trasmessa, ricevuta e accettata in formato elettronico (nello specifico, nel formato XML - eXstensible MArkup Language).
Non possono quindi considerarsi "elettroniche" le fatture che, pur create in tale formato, siano inviate e ricevute in formato cartaceo.

AMBITO SOGGETTIVO E OGGETTIVO

L'obbligo di adozione della fattura elettronica riguarderà:
- le operazioni cd Business to Business (B2B), effettuate verso altri soggetti passivi
- le operazioni cd Business to Consumer (B2C), poste nei confronti di soggetti privati.
I soggetti esonerati sono
- i soggetti che hanno aderito al regime dei minimi
- i soggetti che hanno aderito al regime forfettario.
Non è altresì esteso alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate e ricevute da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato.

mercoledì 10 ottobre 2018

Ginnastica posturale: quando è detraibile?

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Oggi vediamo un caso riguardante le spese sanitarie, in particolare quelle che riguardano spese "riabilitative" come quelle della ginnastica posturale.

CASO

Ho effettuato delle sedute di ginnastica posturale presso un centro sportivo con un dottore in scienze motorie e massofisioterapia come da prescrizione medica. Sono detraibili tali spese?

NORMATIVA

La detraibilità della spesa sostenuta per la ginnastica posturale potrebbe essere riconosciuta solo se le sedute si fossero svolte in un centro specializzato sotto controllo medico o con un fisioterapista e anche se le prestazioni fossero state rese da un massofisioterapista con diploma di formazione triennale conseguito entro il 17 marzo 1999.

CONCLUSIONE

Tuttavia, la spesa per l'iscrizione ad una palestra non può essere qualificata spesa sanitaria, anche se accompagnata da un certificato medico che prescriva una specifica attività motoria. Detta attività, infatti, va inquadrata in un generale ambito salutistico di cura del corpo e non può essere riconducibile a un trattamento sanitario qualificato.

venerdì 5 ottobre 2018

Spese università all'estero

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Nell'articolo di oggi vediamo cosa prevede la normativa riguardo alle spese universitarie sostenute all'estero.

CORSI UNIVERSITARI ALL'ESTERO

Per quanto riguarda le spese di frequenza di corsi universitari all'estero, ai fini della detrazione, occorre fare riferimento all'importo massimo stabilito per la frequenza di corsi d'istruzione appartenenti alla medesima area disciplinare nella zona geografica in cui lo studente ha il domicilio fiscale (circolare 18/E/2016).

LOCAZIONE ALL'ESTERO PRESSO ATENEO

Per quanto riguarda il beneficio relativo ai canoni di locazione, la detrazione del 19% è ammessa su un importo complessivo non superiore a 2.633 euro, e spetta anche per le spese sostenute nell'interesse di persone considerate fiscalmente a carico (art. 15.2 Tuir).

lunedì 1 ottobre 2018

Interessi mutuo: solo abitazione principale

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Nell'articolo di oggi vediamo cosa è previsto riguardo alla detrazione degli interessi passivi del mutuo per l'acquisto dell'abitazione.

CASO

Sono proprietario al 50% di un immobile acquistato con i benefici "prima casa" con un mutuo, del quale ho detratto il 19% degli interessi passivi al 50%.
A seguito della separazione, ho acquistato un secondo immobile sempre con un mutuo. La residenza è stata trasferita in questo secondo immobile.
Posso portare ancora in detrazione gli interessi della prima abitazione?

NORMATIVA

Qualora il contribuente sia
- titolare di un mutuo ipotecario relativo all'acquisto di un immobile adibito ad abitazione principale di un suo familiare e
- contemporaneamente di un mutuo riguardante la propria abitazione principale,
gli interessi passivi possono essere detratti soltanto in relazione a quest'ultima.

CONCLUSIONE

Il concetto di "prima casa" è rilevante solo ai fini di imposte indirette, mentre per quanto riguarda gli interessi passivi è necessario che l'immobile costituisca dimora abituale (non necessariamente coincide con la residenza) entro un anno dall'acquisto.