mercoledì 28 dicembre 2016

IRI: la nuova imposta sul reddito d'impresa

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In questo articolo voglio parlare del nuovo regime di tassazione IRI, introdotto dalla Legge di Stabilità. Vedremo non solo cos'è e chi ne verrà colpito, ma anche un esempio sull'eventuale risparmio fiscale che può derivare da questa tassazione.

COS'E' IRI? 
E' l'Imposta sul Reddito d'Impresa, regime di tassazione opzionale (quindi alternativa al regime "normale") che prevede un'aliquota del 24% sul reddito d'impresa che l'imprenditore decide di lasciare in azienda. Tale opzione ha durata quinquennale (rinnovabile).

CHI E' INTERESSATO?
Sono interessate a tale regime le imprese individuali, le società di persone e le SRL trasparenti che operino in contabilità ordinaria (sono esclusi professionisti e lavoratori autonomi).
Infatti fino al 2016 tali soggetti vengono tassati su tutti gli utili alle aliquote IRPEF, che variano a seconda della fascia di reddito.
Per il 2017 potranno invece far tassare ad un'aliquota fissa (24%) gli utili che non prelevano dall'impresa (il resto rimane soggetto a IRPEF).
NB: a livello contributi, il reddito da considerare è sempre l'utile conseguito dall'impresa.

NORMATIVA SULLE PERDITE
Le perdite maturate nei periodi di applicazione IRI saranno computate in diminuzione del reddito dei periodi di imposta successivi per l'intero importo senza vincoli temporali (nel regime "normale" invece è 5 anni).
Nel caso poi si decida di uscire dal regime e rimangono perdite non utilizzate, esse si considerano maturate nell'ultimo anno (da qui partono i 5 anni).

CONVENIENZA
Per valutare la convenienza c'è da considerare che sul reddito lasciato in azienda l'imprenditore non può far valere eventuali oneri personali detraibili/deducibili: quindi molto dipende dal singolo caso personale (a livello di oneri) e dall'utile lasciato nell'impresa.
Vediamo due esempi numerici.

ESEMPIO: reddito 50.000, oneri deducibili 10.000, oneri detraibili 1.200
CASO 1: utile lasciato interamente in azienda.
Nel regime ordinario...
IRPEF: (50.000-10.000)=40.000 -> imp. lorda 11.520-1.200=10.320 imp. netta
Nel regime opzionale...
IRI: 50.000*24%=12.000 imp. netta
In questo caso conviene il regime ordinario
CASO 2: utile lasciato nell'impresa 20.000 euro.
Nel regime ordinario l'imposta netta è sempre 10.320
Nel regime opzionale...
IRI: 20.000*24%=4.800 a cui va aggiunto l'IRPEF dell'utile prelevato
IRPEF: 30.000-10.000=20.000 -> imp. lorda 4.800-1.200=3.600 imp. netta
Totale: 4.800+3.600=8.400
Quindi in questo caso conviene il regime opzionale.

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