lunedì 12 giugno 2017

Bonus mobili: caso unioni civili

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Abbiamo visto in vari articoli che il bonus mobili è legato ai lavori di ristrutturazione. Vediamo però un caso particolare riguardo ad una coppia sposata con le nuove regole dell'unione civile.


CASO

Nel 2016 uniti civilmente una coppia, proprietari di un immobile al 50% come abitazione principale.
Successivamente l'immobile è stato ristrutturato e arredato. Le spese sono sostenute con bonifico da conto corrente cointestato.
Uno dei due non ha altri redditi, oltre la metà dell'immobile. Può esser considerato "familiare a carico" e scaricare interamente le spese l'altro contribuente?

NORMATIVA

La legge Cirinnà, che ha regolato le unioni civili, prevede l'equivalenza tra concetto di "coniuge" e di "unito civilmente". Questo quindi comporta anche l'automatico riconoscimento dei vari diritti e doveri previsti, anche a livello fiscale.

SOLUZIONE

Nel caso proposto, è quindi possibile che uno dei due soggetti sia considerato fiscalmente a carico dell'altro. Quindi ne consegue che anche le spese possono essere beneficiate da un'unico soggetto.

CONCLUSIONI

Tutto ciò premesso, si ritiene che:
- l'unito civilmente che non possiede redditi può essere considerato a carico dalla data di sottoscrizione del contratto di unione civile
- la detrazione del 50% può essere attribuita interamente al soggetto unito civilmente possessore di redditi, però deve far annotare nella fattura che la spesa è stata sostenuta interamente a suo carico, seppure l'unito civilmente a carico sia cointestatario del conto corrente
- produrrà effetto anche negli anni a venire; nel caso negli anni successivi perda la qualifica di "coniuge a carico" non potrà far valere la detrazione di tale spesa in quanto ormai interamente attribuita all'altro unito civilmente.

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