venerdì 28 aprile 2017

Detrazione interessi mutuo abitazione - parte 2

detrazione-interessi-mutuo-abitazione-risparmio-fiscale

Continuiamo con l'argomento del post precedente, ovvero della detrazione degli interessi sul mutuo per l'abitazione. Abbiamo visto:
- cosa si intende per abitazione principale
- percentuale e limite di spesa detraibile
- gli interessi che non danno diritto alla detrazione
- quanta parte di interessi può essere detratta.

QUALE SPESA PUO' ESSERE DETRATTA?

In dichiarazione vanno riportati non solo gli interessi, ma anche gli oneri accessori e le quote di rivalutazione.
NB: non si guarda la scadenza delle rate, ma l'effettivo pagamento!!

CASO SEPARAZIONE

In caso di separazione legale, anche il coniuge separato rientra tra i familiari, almeno che non interviene la sentenza di divorzio.
In caso di divorzio, al coniuge spetta comunque la detrazione per la quota di competenza, se nell'immobile hanno la propria dimora abituale i suoi familiari.

MUTUO COINTESTATO

I coniugi non fiscalmente a carico l'uno dell'altro, cointestatari in parti uguali del mutuo, possono indicare al massimo un importo di 2.000 euro.
Invece, nel caso di mutuo cointestato e coniuge fiscalmente a carico, il coniuge che sostiene le spese può fruire della detrazione per entrambe le quote.

CONDIZIONE ABITAZIONE PRINCIPALE

La detrazione spetta a condizione che:
- l'immobile sia adibito ad abitazione principale entro 1 anno dall'acquisto
- l'acquisto sia avvenuto nell'anno antecedente o successivo al mutuo.
Caso particolare: per i mutui stipulati prima del 01/01/2001 la detrazione è ammessa a condizione che l'unità immobiliare sia stata adibita ad abitazione principale entro 6 mesi dall'acquisto. Per i soli mutui stipulati nel corso dell'anno 1993, la detrazione spetta se l'unità immobiliare sia stata adibita ad abitazione principale entro l'08/06/1994.

mercoledì 26 aprile 2017

Detrazione interessi mutuo abitazione - parte 1

detrazione-interessi-abitazione-risparmio-fiscale

In questo articolo vediamo di fare un riassunto della normativa e dei vari casi in cui gli interessi di mutuo sull'abitazione sono detraibili.

NORMATIVA

E' riconosciuta una detrazione del 19% degli interessi passivi pagati per i mutui contratti per l'acquisto dell'abitazione principale. L'importo massimo è di 4.000 euro; se il mutuo è intestato a più persone, ogni cointestatario può fruire della detrazione unicamente per la propria quota.
NB: in caso di mutuo sovvenzionato con i contributi statali, gli interessi danno diritto alla detrazione solo per l'importo effettivamente rimasto (nel caso fosse erogato in un periodo d'imposta successivo in cui il contribuente ha fruito della detrazione per l'intero, l'ammontare del contributo deve essere assoggettato a tassazione separata).

ABITAZIONE PRINCIPALE

E' considerata tale quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente.
Pertanto, la detrazione spetta all'acquirente e intestatario del contratto di mutuo, anche se l'immobile è adibito ad abitazione di un suo familiare (coniuge, parenti entro il 3° e affini entro il 2° grado).

INTERESSI ESCLUSI

Non danno diritto alla detrazione:
- mutui stipulati  nel 1991 o 1992 per motivi diversi dall'acquisto dell'abitazione (es. per la ristrutturazione)
- mutui stipulati dal 1993 per motivi diversi dall'abitazione principale (es. seconda casa)
- mutui del 1997 per ristrutturare immobili (vedremo in un altro articolo)
- mutui ipotecari dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione dell'abitazione principale (vedremo in un altro articolo)
- finanziamenti diversi dal mutuo, anche se con garanzia ipotecaria.

MUTUO ECCEDE COSTO ABITAZIONE

Se il mutuo eccede il costo per l'acquisto dell'immobile, possono essere portati in detrazione gli interessi relativi alla parte di mutuo che copre questo costo.
La parte di interessi che posso detrarre deve essere commisurata al costo di acquisto, spese notarili e oneri accessori.

Spese notarili: comprendono l'onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo (non quelle per la compravendita) e le spese sostenute dal notaio per conto del cliente come l'iscrizione e la cancellazione dell'ipoteca.
Spese accessorie: comprendono
- somme corrisposte a causa delle variazioni del cambio per mutui stipulati in altra valuta
- commissione spettante agli istituti per la loro attività di intermediazione
- oneri fiscali, compresa l'imposta per l'iscrizione o la cancellazione di ipoteca
- provvigione per scarto rateizzato
- spese di istruttoria, notarili e perizia tecnica
- penalità per anticipata estinzione del mutuo.

giovedì 20 aprile 2017

Modello 730 2017

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mercoledì 19 aprile 2017

Detrazione spese d'affitto

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In questo articolo vediamo quali sono le detrazioni previste per chi abita in affitto. 
Attenzione: è possibile detrarre le spese d'affitto sono per gli immobili adibiti ad abitazione principale. Se intestato a più soggetti, ciascuno di essi può beneficiare della detrazione "pro quota" facendo riferimento al proprio reddito.

DETRAZIONE INQUILINI A BASSO REDDITO

E' riconosciuta per qualsiasi tipo di contratto una detrazione di:
- 300 euro se il reddito è inferiore a 15.493,71 euro
- 150 euro se il reddito è inferiore a 30.987,41 euro.

DETRAZIONE AFFITTI A "CANONE CONCORDATO"

Se l'affitto fosse a "canone concordato", le detrazioni sono maggiorate; in particolare abbiamo:
- 495,80 euro se il reddito è inferiore a 15.493,71 euro
- 247,90 euro se il reddito è inferiore a 30.987,41 euro.

GIOVANI COPPIE IN AFFITTO

Per i soggetti con età compresa tra i 20 e i 30 anni per i primi 3 anni di canone è prevista una detrazione fissa di 991,60 euro se il reddito complessivo è inferiore a 15.493,71 euro.

TRASFERIMENTO PER MOTIVI DI LAVORO

Le persone che hanno trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in uno limitrofo viene riconosciuta una detrazione pari a:
- 991,60 euro se il reddito è inferiore a 15.493,71 euro
- 495,80 euro se il reddito è inferiore a 30.987,41 euro.
Condizioni:
- il lavoratore abbia trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo
- il nuovo comune si trovi ad almeno 100 Km di distanza dal precedente e comunque fuori dalla propria regione
- la residenza sia trasferita da non più di 3 anni dalla richiesta di detrazione (es. trasferito nel 2011, la detrazione spetta nel 2011-12-13).


AFFITTO STUDENTI UNIVERSITARI

Per gli studenti universitari è riconosciuta una detrazione del 19% su un importo non superiore a 2.633 euro a condizione che l'immobile sia nello stesso comune in cui ha sede l'università o in comuni limitrofi e che sia distante almeno 10 Km dal comune di residenza e in una diversa provincia.


ALLOGGI SOCIALI

Nel il triennio 2014-2016 per gli alloggi sociali adibiti ad abitazione principale è riconosciuta una detrazione di:
- 900 euro se il reddito è inferiore a 15.493,71 euro
- 450 euro se il reddito è inferiore a 30.987,41 euro.

martedì 18 aprile 2017

Elenco "detrazioni" 2016

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Dopo aver visto le detrazioni previste per il credito legato alla videosorveglianza (v. seguente post), vediamo di fare un elenco delle principali nuove detrazioni, deduzioni e crediti di imposta per l'anno 2016.


ASSICURAZIONE PER PERSONE CON DISABILITA' GRAVE

Per le assicurazioni che hanno ad oggetto il rischio morte a tutela di persone con disabilità grave è riconosciuta una detrazione del 19% su un importo massimo di 750 euro.

EROGAZIONI LIBERALI A PERSONE CON DISABILITA'

Per le erogazioni liberali, donazioni e altri atti a titolo gratuito in favore a trust o fondi speciali che operano nel settore della beneficenza è riconosciuta una deduzione del 20% su un importo massimo di 100.000 euro.

ARREDO GIOVANI COPPIE

Alle giovani coppie (anche conviventi da almeno 3 anni e con uno dei due con meno di 35 anni) che nel 2015 o 2016 hanno acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale, è riconosciuta una detrazione del 50% delle spese sostenute per mobili nuovi destinati all'arredo su un importo massimo di 16.000 euro.

CANONI LEASING ABITAZIONE

Per i canoni di leasing pagati nel 2016 per l'acquisto dell'abitazione principale da contribuenti che alla data di stipula avevano reddito non superiore a 55.000 euro, è riconosciuta una detrazione del 19% dell'importo dei canoni.

IVA ACQUISTO ABITAZIONE "ENERGETICA"

A chi ha acquistato nel 2016 un'abitazione di classe energetica A o B è riconosciuta una detrazione del 50% dell'Iva pagata nel 2016.


DISPOSITIVI CONTROLLO REMOTO

Per le spese del 2016 per l'acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi per il controllo remoto di impianti di riscaldamento e/o produzione e/o climatizzazione è riconosciuta una detrazione del 65%.


SCHOOL BONUS

Per le erogazioni in favore degli istituti d'istruzione fino a 100.000 euro è riconosciuto un credito di imposta pari al 65% ripartito in 3 quote annuali.

venerdì 14 aprile 2017

Credito videosorveglianza

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Riprendiamo un argomento trattato giorni fa riguardo alle spese di sorveglianza e la loro detraibilità: vedremo normativa, credito riconosciuto e suo utilizzo.

CREDITO VIDEOSORVEGLIANZA: NORMATIVA

Riguarda le spese di:
- installazione di sistemi di videosorveglianza
- installazione di sistemi di allarme
- contratti con istituti di vigilanza.
Devono riferirsi ad immobili NON utilizzati nell'esercizio di attività d'impresa o lavoro autonomo.
NB: sono compresi gli immobili utilizzati promiscuamente, ma il credito spetta nella misura del 50%.


ADEMPIMENTI

Occorre presentare un'istanza telematica entro il 20/03 con cui si comunica:
- codice fiscale del contribuente
- codice fiscale del fornitore
- numero, data, importo delle fatture.

AGEVOLAZIONE E MODALITA' DI UTILIZZO

L'agevolazione è pari al 100% dell'importo richiesto risultante dalle istanze presentate.
Tale credito può essere utilizzato:
- in compensazione tramite mod. F24 da presentare esclusivamente per via telematica, a decorrere dal 30/03 (codice tributo 6874);
- in diminuzione delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi.
L'ammontare non utilizzato potrà essere fruito nei periodi d'imposta successivi senza alcun limite temporale.
NB: non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale aventi ad oggetto le medesime spese (es. spese di ristrutturazione).

giovedì 13 aprile 2017

Bici elettrica: detraibile per i disabili

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Di recente, l'Agenzia delle Entrate ha fornito un chiarimento riguardo alla detraibilità o meno dell'acquisto di una bici elettrica per il figlio disabile. Vediamo quali requisiti ci vogliono e cosa dice la normativa riguardo alle spese per disabili.


DISABILE

Si considera disabile coloro che, avendo una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che causa difficoltà di apprendimento, relazione o integrazione lavorativa e determina un processo di svantaggio sociale o di emarginazione, e che per tali motivi hanno ottenuto il riconoscimento dalla Commissione medica (la cd "Legge 104"), o da altre commissioni.

SPESE DETRAIBILI

In estrema sintesi, tra le spese detraibili rientrano:
- spese per mezzi necessari all'accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento di disabili
- spese per sussidi tecnici informatici rivolti a facilitare l'autosufficienza e le possibilità di integrazione
- spese per i mezzi necessari alla locomozione di disabili con ridotte o impedite capacità motorie.

BICI ELETTRICA: DOCUMENTI NECESSARI

In merito alla detraibilità dell'acquisto della bicicletta elettrica, l'Agenzia delle Entrate la riconosce, purché ci siano i seguenti 3 documenti:
- fattura relativa alla spesa, intestata alla persona disabile e/o al familiare di cui risulta a carico
- certificazione di riconoscimento della situazione di handicap o di invalidità da cui risultano le ridotte o impedite capacità motorie
- certificazione rilasciata dal medico specialista dell'ASL dalla quale risulti il collegamento funzionale tra la bicicletta e la menomazione di cui è affetto il soggetto.

mercoledì 12 aprile 2017

Deduzione interessi mutuo: titolarità e proprietà

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In questo articolo vediamo due casi riguardanti gli interessi del mutuo sull'acquisto della casa, in particolare sulla sua titolarità.

CASO: titolarità del mutuo e detenzione dell'immobile

Acquisto un appartamento a nome di mio figlio disoccupato (si tratta della "prima casa"). Oltre agli interessi passivi, le spese per l'impianto di allarme e mobilio saranno pagati da me con una serie di bonifici; posso detrarre questi costi?

NORMATIVA
Per quanto riguarda la deduzione degli interessi del mutuo, la normativa prevede che è necessaria la contestuale titolarità del contratto di mutuo e della proprietà dell'unità abitativa. Mentre per le altre detrazioni, è previsto che è necessaria la detenzione dell'immobile.

RISPOSTA
Tutte le spese specificate non potranno essere fruite in detrazione, in quanto:
- per gli interessi passivi, la casa e il mutuo sono intestati al figlio
- per le altre spese, l'immobile è detenuto dal figlio.

CASO: il solo accollo del debito non consente detrazioni

Sto pagando il mutuo dei miei genitori. E' possibile modificare l'intestazione di un mutuo, assegnandola ad un altro componente del nucleo familiare, non proprietario della casa?

RISPOSTA
Come abbiamo visto prima, per il conseguimento del beneficio fiscale, il contribuente deve rivestire contestualmente due condizioni: titolarità del mutuo e proprietà dell'immobile. Nel nostro caso, non ci sono rimedi alla situazione di indetraibilità degli interessi passivi che, pur sostenendone il pagamento, non è titolare del mutuo né proprietario dell'abitazione.
Pertanto, dovrebbe provvedere all'intestazione della proprietà, anche per una quota marginale, e alla variazione, anche mediante accollo, del mutuo, la cui percentuale di intestazione determinerà in pari misura la detrazione degli interessi passivi. 

martedì 11 aprile 2017

Cambio citofoni condominiali

sostituzione-citofoni-detrazione-risparmio-fiscale

In questo articolo vediamo che anche la sostituzione dei citofoni condominiali può beneficiare della detrazione del 50%. Riportiamo un quesito riguardo a tale spesa.

CASO
L'agenzia delle entrate considera la sostituzione dell'impianto citofoni come "intervento delle singole unità abitative". Non è possibile beneficiare di nessuna detrazione?

NORMATIVA
La installazione/sostituzione di citofoni è considerato un intervento di manutenzione straordinaria.
Comunque, sono solo i lavori inerenti al citofono di una unifamiliare che vanno considerati come interventi non condominiali.

RISPOSTA
Quindi, come tale, beneficia della detrazione del 50%.
L'importo detraibile è quello attestato dall'amministratore sulla base della tabella millesimale di ripartizione della proprietà sulle parti comuni, e sarà sufficiente tale attestazione quale documentazione per esperire la detrazione.

lunedì 10 aprile 2017

Acquisto immobili da destinare a locazione

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Dopo aver visto varie agevolazioni riguardanti gli immobili, vediamone un altro riguardante l'acquisto e la successiva locazione.

NORMATIVA
Per l'acquisto dal 01/01/2014 al 31/12/2017 di unità immobiliari è riconosciuta una deduzione del 20% del costo di acquisto, fino ad un limite massimo di 300.000 euro, nonché degli interessi dipendenti da mutui contratti per l'acquisto.
NB: la deduzione degli interessi è limitata alla quota degli stessi proporzionalmente riferibile ad un mutuo non superiore a 300.000 euro.

CONDIZIONI
Per avere queste agevolazioni, è necessario rispettare queste condizioni:
- entro sei mesi dall'acquisto (o termine dei lavori di costruzione), deve essere destinato alla locazione per almeno 8 anni;
- non deve trovarsi in zone territoriali destinate ad usi agricoli;
- deve avere classe energetica A o B;
- il canone di locazione non deve essere superiore al minimo tra il "canone concordato" e il "canone speciale";
- non devono sussistere rapporti di parentela entro il 1° grado tra locatore e locatario;
- non sia di categoria A/1 (case tipo signorile), A/8 (ville), A/9 (castelli, palazzi storici-artistici);
- sia accertata l'esecuzione delle opere edilizie in conformità a quelle assentite o comunicate.

RIPARTIZIONE BENEFICIO
La deduzione è ripartita in 8 quote annuali, a partire dall'anno nel quale avviene la stipula del contratto di locazione e non è cumulabile con altre agevolazioni.

ATTENZIONE: CASO DI PIU' ACQUIRENTI
Nel caso in cui 3 soggetti acquistino l'immobile a 900.000 euro, ciascuno potrà calcolare la deduzione su un ammontare massimo di 100.000 euro (e non su 300.000!!), in relazione alla quota di proprietà e una volta per ogni singolo immobile.

venerdì 7 aprile 2017

Mutuo o leasing abitativo?

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Dopo aver parlato nell'articolo di ieri del leasing abitativo, vediamo un caso per vedere se a livello di risparmio sia meglio acquistare un'abitazione con un mutuo o con un leasing.

ESEMPIO
Contribuente di 33 anni con reddito complessivo di 30.000 euro.
Intende acquistare da privato un'immobile da adibire ad abitazione principale a 150.000 euro.
Supponiamo un leasing ed un mutuo di 20 anni ad un tasso di 2,90%.

"COSTO" DEL LEASING
Considerando un maxi-canone del 20% (ovvero 30.000 euro) e un riscatto del 15% (ovvero 22.500 euro), il canone sarebbe di 592 euro.
Con il leasing:
- spesa complessiva (maxi canone + canoni + riscatto): 194.000 euro
- imposte atto da pagare: 3.150 euro
- detrazioni fiscali: 31.000 euro
Quindi si ha una spesa netta di 166.000 euro.

"COSTO" DEL MUTUO
Considerando un anticipo del 20% (30.000 euro) e quindi un mutuo di 120.000 euro, la rata sarebbe di 660 euro.
Con il mutuo:
- spesa complessiva (spesa anticipata + rate): 188.000 euro
- imposte da pagare (registro, ipotecaria, catastale, sostitutiva): 2.200 euro
- detrazioni fiscali: 7.200 euro
Quindi si ha una spesa netta di 183.000 euro.

NOTA
Anche nel caso di età superiore a 35 anni (dove le agevolazioni Irpef sono ridotte alla metà), la spesa netta complessiva del leasing risulterebbe di 3.000 euro circa inferiore rispetto al mutuo.

giovedì 6 aprile 2017

Agevolazioni immobili: leasing abitativo

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Come abbiamo visto nell'articolo di ieri, ci sono varie agevolazioni riguardo all'acquisto degli immobili:
- agevolazioni prima casa;
- detrazioni Iva sull'acquisto;
- detrazioni interessi del mutuo.
In questo articolo però confrontiamo l'ultimo "beneficio" con un altro previsto che riguarda il leasing abitativo.

COS'E' IL LEASING ABITATIVO
Dal 01/01/2016 al 31/12/2020, il contratto di leasing abitativo prevede che:
- la banca o l'intermediario si obbligano ad acquistare o far costruire l'immobile, su scelta ed indicazione del soggetto utilizzatore, a disposizione del quale l'immobile è posto per un dato tempo e verso un corrispettivo;
- alla scadenza, l'utilizzatore ha la facoltà di acquistare la proprietà a un prezzo prestabilito.

BENEFICI
L'agevolazione fiscale consiste nella possibilità di detrarre il 19%:
- dei canoni e gli oneri accessori, per un importo non superiore a 8.000 euro;
- il costo di acquisto dell'immobile all'eventuale riscatto, fino ad un importo massimo di 20.000 euro.
NB: nell'anno del riscatto, le due detrazioni sono cumulabili.
Non solo: anche l'aliquota dell'imposta di registro è agevolata (1,5%), tranne per le case di lusso (cat. A1, A8, e A9).

Nell'articolo di domani vedremo un caso dove analizzeremo se conviene acquistare un immobile tramite leasing o mutuo.

mercoledì 5 aprile 2017

Agevolazioni immobili: interessi del mutuo

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Abbiamo già visto varie agevolazioni sugli immobili:
- le agevolazioni prima casa (v. il seguente articolo), dove è possibile pagare un'imposta di registro pari al 2%, (anzichè il 9% in caso di acquisto di un'abitazione esente da iva), oppure con iva al 4% (anziché al 10% o 22%)
- la detrazione Irpef dell'Iva pagata sugli immobili (sempre all'articolo sopra indicato), dove è possibile beneficiare della detrazione del 50% dell'Iva sull'acquisto degli immobili (vedi anche il caso che abbiamo trattato).
Oggi vediamo la detrazione degli interessi del mutuo per l'acquisto dell'abitazione principale.

IL BENEFICIO
Il contribuente che ha stipulato un mutuo per l'acquisto dell'abitazione principale può detrarre gli interessi passivi del 19% su un importo massimo di 4.000 €.
Si possono detrarre anche gli oneri accessori relativi alla stipula del mutuo con la banca, eventuali oneri fiscali e spese aggiuntive come l'imposta di iscrizione o cancellazione di ipoteca e l'imposta sostitutiva sul capitale prestato.
Anche la provvigione per lo scarto rateizzato, le spese notarili sostenute per l'istruzione della pratica di mutuo e le eventuali perizie tecniche rientrano nel conteggio, così come l'apertura di un conto corrente accessorio.

A CHI SPETTA
Il beneficio spetta al contribuente acquirente ed intestatario del contratto di mutuo, anche se l'immobile è adibito ad abitazione principale di un suo familiare.
Casi particolari:
* Separazione: anche il coniuge separato, finché non intervenga l'annotazione della sentenza di divorzio, rientra tra i familiari.
* Divorzio: al coniuge che ha trasferito la propria dimora, spetta comunque il beneficio per la quota di competenza, se presso l'immobile hanno la propria dimora abituale i suoi familiari.
* Nudo proprietario: la detrazione spetta a lui, mentre non compete mai all'usufruttuario, in quanto lo stesso non acquista l'unità immobiliare.

NOTA BENE
Per i contratti di mutuo stipulati dal 01/01/1993 al 31/12/2000 la detrazione è ammessa se l'immobile è diventato abitazione principale entro 6 mesi dall'acquisto e che lo stesso acquisti sia avvenuto entro 6 mesi antecedenti o successivi alla stipula del mutuo.
Per i contratti di mutuo stipulati dal 01/01/2001, i periodi sopra indicati sono 1 anno (anziché 6 mesi).

martedì 4 aprile 2017

Detrazioni: la parabola condominiale

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Nell'articolo di oggi vediamo un caso riguardante la sostituzione di una parabola condominiale: anche in questo caso vedremo che è possibile beneficiare della detrazione del 50%.

CASO
Condominio di 11 appartamenti, in cui va sostituita l'antenna centralizzata con una nuova antenna parabolica.
Già 2 appartamenti a loro spese e con il consenso degli altri 9 si sono muniti di propria antenna.
L'acquisto e sostituzione della nuova antenna centralizzata è approvata da 7 appartamenti, mentre 2 si sono astenuti perché non interessati e 2 si sono opposti in quanto hanno già la parabolica.
Chi deve partecipare alla spesa? E' soggetta a detrazioni?

A CHI SPETTA LA SPESA?
In considerazione agli impianti radiotelevisivi, devono considerarsi comuni gli impianti per la ricezione radiotelevisiva i relativi collegamenti fino al punto di diramazione ai locali di proprietà individuale dei singoli condomini.
Le relative spese per la manutenzione e/o conservazione andranno ripartite, salvo diverso accordo, in base ai millesimi di proprietà (art. 1123 c.c.). 
Alla spesa dovranno partecipare anche i condomini dissenzienti e, in linea di massima, anche i condomini che si sono muniti di propria antenna parabolica dovranno partecipare alle predette spese.

DETRAZIONE PREVISTA
E' data la possibilità di detrazione del 50% per i lavori di ristrutturazione, tra cui opere su parti comuni di edifici necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti (come, ad esempio, le antenne).

lunedì 3 aprile 2017

Spese di istruzione: quali sono detraibili?

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Dopo aver parlato dei benefici legati alle spese universitarie (vedi il seguente articolo), in questo articolo cerchiamo di fare un quadro sulle principali spese relative all'istruzione e la loro detraibilità.

QUALE ISTRUZIONE?
Le spese di istruzione detraibili sono divise in due categorie:
- spese di istruzione universitaria
- spese per la frequenza di scuole dell'infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria.
NB: finalmente con le ultime modifiche sono state ammesse anche le spese sostenute per la frequenza delle scuole materne ed elementari.

QUANTO E' POSSIBILE DETRARRE?
Per il secondo gruppo, la detraibilità prevista è del 19% su un importo massimo che passa da 400 euro a:
- 564 euro per il 2016
- 717 euro per il 2017
- 786 euro per il 2018
- 800 euro per il 2019.
Per le spese universitarie invece si rimanda all'articolo citato precedentemente, ricordando che influisce sia la facoltà che la zona territoriale.

QUALI SPESE?
Tra le spese scolastiche sono detraibili:
- tassa di iscrizione,
- tassa di frequenza,
- contributi volontari (sostenuti per la frequenza scolastica),
- erogazioni liberali (finalizzate all'innovazione tecnologica, lavori di manutenzione o ampliamento dell'offerta formativa),
- mensa (da documentare con bollettino, bonifico o, in assenza, da certificazione della scuola),
- servizi scolastici integrativi,
- assistenza al pasto, pre o post scuola.
NON sono detraibili: materiali di cancelleria, test scolastici, servizio di trasporto.

A CHI SPETTA?
La detrazione spetta al genitore al quale è intestato il documento comprovante la spesa; nel caso in cui il documento sia intestato al figlio, la detrazione spetta ad entrambi i genitori nella misura del 50%.