lunedì 3 aprile 2017

Spese di istruzione: quali sono detraibili?

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Dopo aver parlato dei benefici legati alle spese universitarie (vedi il seguente articolo), in questo articolo cerchiamo di fare un quadro sulle principali spese relative all'istruzione e la loro detraibilità.

QUALE ISTRUZIONE?
Le spese di istruzione detraibili sono divise in due categorie:
- spese di istruzione universitaria
- spese per la frequenza di scuole dell'infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria.
NB: finalmente con le ultime modifiche sono state ammesse anche le spese sostenute per la frequenza delle scuole materne ed elementari.

QUANTO E' POSSIBILE DETRARRE?
Per il secondo gruppo, la detraibilità prevista è del 19% su un importo massimo che passa da 400 euro a:
- 564 euro per il 2016
- 717 euro per il 2017
- 786 euro per il 2018
- 800 euro per il 2019.
Per le spese universitarie invece si rimanda all'articolo citato precedentemente, ricordando che influisce sia la facoltà che la zona territoriale.

QUALI SPESE?
Tra le spese scolastiche sono detraibili:
- tassa di iscrizione,
- tassa di frequenza,
- contributi volontari (sostenuti per la frequenza scolastica),
- erogazioni liberali (finalizzate all'innovazione tecnologica, lavori di manutenzione o ampliamento dell'offerta formativa),
- mensa (da documentare con bollettino, bonifico o, in assenza, da certificazione della scuola),
- servizi scolastici integrativi,
- assistenza al pasto, pre o post scuola.
NON sono detraibili: materiali di cancelleria, test scolastici, servizio di trasporto.

A CHI SPETTA?
La detrazione spetta al genitore al quale è intestato il documento comprovante la spesa; nel caso in cui il documento sia intestato al figlio, la detrazione spetta ad entrambi i genitori nella misura del 50%.

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